Un mondo a parte
(A
World Apart) |
Se Grido di libertà aveva colpito per l'urgenza dell'argomento piuttosto che per la compiutezza artistica, quest'opera prima di Chris Menges, già direttore della fotografia (Urla del silenzio, Mission) è encomiabile proprio perché filtra la problematica sociale attraverso la percezione ingenua (e per questo più che mai sincera) di Molly, un'adolescente di pelle bianca che scopre l'abnorme ignominia del SudAfrica. La madre di lei, Diana, finirà in carcere, poi uccisa in nome della fede politica che la sorregge; alla piccola resteranno il dolore e le amarezze di una civiltà assurdamente incivile, di uno scandalo umanitario perpetrato in quel 'mondo a parte' che alita sotto il regime di Bothe. Allo spettatore attento rimane una soffusa sensazione di malessere: non l'emozione violenta di immagini forzatamente spettacolari, bensì emozioni indotte da una vicenda narrata con rigore formale ed intensa partecipazione. |
Cannes 1988: Gran Premio Internazionale
Giuria |