- Le immagini di maggior
forza figurativa sono uscite dalla 'cucina'
di Greenway. The Cook, the Thief,
His Wife and Her Lover, tra cinemascope e suono
stereofonico, è da vedersi solo in sale a cinque
stelle.
- Come personaggio
maschile piu' significativo va segnalato Wendell B.
Harris, regista ed interprete di Chamaleon
Street, una
presenza 'ingombrante', soprattutto per la
sconcertante versatilità del suo personaggio,
cameleontico esempio di genio e sregolatezza made
in USA.
- Il giurato più 'sofferente'
sembra sia stato Pupi Avati: da
una parte perchè molto preso dal ruolo, dall'altro per non essere
stato in concorso proprio questa volta che il suo Storia di ragazzi e di ragazze
aveva tutte le carte in regola e la concorrenza non era certo irresistibile
- La presenza
femminile più graziosa? Anne Gautier,
interprete di Difficile essere un dio. Nessuno l'ha badata in
conferenza stampa eppure, una volta tanto, il
personaggio risultava più "interessante"
dal vivo che sullo schermo
- Il massimo evento
veneziano resta in ogni caso Il decalogo di Krzysztof Kieslowski. Oltre dieci ore
di cinema popolare ed intimista: dieci comandamenti 'antichi' per
altrettanti racconti morali indimenticabili per umanità e coerenza
- Il film
meno apprezzato è risultato senza dubbio
il greco Mi ami?, per qualche abbonato
addiritura pornografico, certo fuori luogo in una
Mostra che si vuole riconfigurarsi come Mostra d'Arte
Cinematografica
- L'assenza
più rilevante alla Biennale del Cinema
resta, da sempre, quella delle sue attività
permanenti. Anche quest'anno abbiamo dovuto
accontentarci di un tempestivo comunicato stampa
redatto dalla commissione degli esperti: un
ennesimo bilancio preventivo mentre "il
popolo culturale" attende notizie concrete
sui risultati raggiunti
- La frase
più sconcertante? Appartiene a Scene di
lotta di classe a Beverly Hills dell'americano Paul
Bartel; uno dei protagonisti, Juan, mentre l'amico
Frank si accinge a sodomizzarlo, sentenzia con il
sorriso sulle labbra: "nella vita
certa volte si devono fare delle cose strane"...
- La segnalazione per il
colpo di scena più ovvio va al premio assegnato
dalla giuria alla migliore interpretazione
maschile (Coppa Volpi): l'ex aequo tra
Mastroianni e Troisi (Che ora è?) è la logica
consolazione per la tiepida partecipazione del
cinema italiano
- Il merito per le emozioni
più sincere va infine a Dead
Poets Society, in italiano L'attimo
fuggente: un Robin Williams
simpatico e calibrato, per un Peter Weir davvero
in gran forma
e.l. Il Mattino
di Padova 16/98/89
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