Vital Shinya Tsukamoto - Giappone 2004 - 1h 26' |
L’enfant endormi Yasmine Kassari - Belgio 2004 - 1h 35' |
Nel
turbinio delle polemiche che hanno minato la Mostra le colpe in fondo vanno
ricercate, a monte, proprio in rassegne come
Orizzonti.
Una pletora di titoli che ha intasato il calendario ufficiale, spingendo il
piede sull’acceleratore del caos organizzativo. Una varietà di proposte che
comunque lascia affascinati, poiché sono poche le pellicole “fuori posto” o
inutili. Le perplessità sono venute per lo più di fronte a film pretenziosi (Les
revenants,
Izo) o
essenzialmente commerciali (Criminal),
ma ogniqualvolta gli autori hanno affrontato temi di impatto sociale o di
introspezione psicologica i risultati si sono fatti apprezzare, con momenti
forse di maggiore sincerità e presa sul pubblico di quanto abbiano fatto le
opere in concorso. Lo confermano, in chiusura Vital, Saimir e
L’enfant endormi. Il primo a firma di un autore di culto come Shinya
Tsukamoto lacera psicologie e corpi raccontando la sofferta “rinascita” di
Hiroshi che, dopo un incidente che gli ha leso la memoria, riesce a tornare a
suoi studi di medicina e ai corsi di anatomia. Sul tavolo dell’autopsia, proprio
sotto le sue mani, trova il cadavere dell’amata Ikumi che ha perso la vita nello
stesso incidente. Strazianti immagini del presente si accavallano in
Vital
ai momenti di vuoto della mente di Hiroshi, al trauma non sopito dei genitori
della ragazza, ai ricordi, vividi come folgorazioni, che accompagnano i tagli su
quel corpo smembrato. Tragedia e speranza, realtà e onirismo: Hiroshi ne uscirà
saldo nello spirito, il pubblico dei fan sempre più entusiasta della verve
introspettivo-visionaria di Tsukamoto. |
ezio leoni - Il Mattino Padova 11 settembre 2004 |