Vigo,
passione per la vita (Vigo,
Passion for Life) |
da Il Corriere della sera (Maurizio Porro)
Biografia di una delle personalità più tormentate del cinema francese, Vigo è la breve cronaca di un artista surrealista morto a soli 29 anni, nel '34, di tubercolosi, sicuro di entrare nel mito grazie a quattro film di culto, tra cui Zero in condotta e L'Atalante, le cui folgoranti immagini sott'acqua finiranno nella sigla di Fuori orario. Julien Temple, autore di celebri videoclip per i Rolling Stones e di Absolute beginners, insiste sulla smania giovanile di vivere, sulla predestinazione del fato, sul grande amore polacco trovato da Vigo nel sanatorio sui Pirenei, nella sua "montagna incantata"; e sul dramma generazionale e politico del padre anarchico assassinato. Nella personalità del regista, audace innovatore e coraggioso ultrà del mezzo cinema, ispiratore di Truffaut, Temple mescola il tormento e l'estasi, ma anche la fatica di convincere attori, produttori, amici, censura e alla fine il dilemma riguarda sempre i rapporti tra arte e malattia. Commovente per i cinefili - Vigo si compra la prima cinepresa con i soldi del suocero dopo il matrimonio nel '29 - misterioso per gli altri, il film si arrampica sugli impervi sentieri del martirio con uno scopo, nel genere la vita è come un romanzo. Ma non riesce a essere davvero folle, geniale quanto il suo soggetto, la cui predestinazione era l'anarchia, anche in senso sociale e artistico, mentre il cinema usciva dall'adolescenza. Sarà un caso ma la piccola bimba dei Vigo nasce mentre mamma suona l'accompagnamento a La Corazzata Potemkin.
TORRESINO - omaggio a Jean Vigo ottobre/dicembre 1999
filmografia di Jean Vigo (Parigi 25 aprile 1905 - 5 ottobre 1934)
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