Vanilla Sky
Cameron Crowe - USA 2001 - 2h 15'


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da La Repubblica (Roberto Nepoti)

     All'inizio di Vanilla Sky, Tom Cruise si sveglia e apre gli occhi. Continuerà a farlo per le due ore e un quarto del film, chiedendosi con ansia crescente se quel che vede è realtà, oppure è fatto della materia di cui son fatti i sogni. Remake fedele del noir spagnolo di Alejandro Amenabar Apri gli occhi, con azione spostata da Madrid a Manhattan ma con Penelope Cruz nella stessa parte che interpretava nell'originale, il film diretto da Cameron Crowe è costruito come un puzzle, una storia rompicapo. La udiamo dalle labbra del protagonista, David, nascoste dietro una maschera che ne cela il volto; l'ascolta con noi Kurt Russell, nel ruolo di un dottore incaricatodi perizia psichiatrica. Erede di un impero editoriale, belloccio e acchiappasottane, David trova il vero amore alla festa del suo compleanno, nelle fattezze latine di Sofia (Cruz); ma la sua ex, Julie (Cameron Diaz) non la prende bene e lo trascina in un incidente stradale da cui esce sfigurato, fisicamente e psicologicamente, mentre lei ci lascia (forse) la pelle. Se la prima parte ha un tono da commedia sentimentale (su un teleschermo compaiono immagini di "Sabrina"), presto la storia vira al dramma, prima di andare a parare in un finale semifantascientifico. Nel frattempo le due donne di David hanno confuso le proprie identità, realtà e sogno si sono scambiati le parti, abbiamo visto ripetere le stesse scene, con qualche variante, e siamo stati indotti a uno slalom d'interpretazioni prima di capire che in definitiva non bisognava capire nulla: poiché l'obiettivo vero di Vanilla Sky, assai più che la spiegazione di un enigma, è la creazione di una suspense onirica che dovrebbe stregare lo spettatore facendolo dubitare delle sue stesse percezioni. Crowe si dà molto da fare per costruire un intrattenimento di qualità, benissimo fotografato, corredato di ammiccamenti al cinefilo (nell'appartamento di David compaiono locandine di Fino all'ultimo respiro e Jules et Jim ), accompagnato da una colonna musicale (McCartney, Rem, Peter Gabriel.) accattivante. Però le acrobazie tra dimensione onirica e realtà sono troppo ripetitive e lo spaesamento, alla lunga, cede il posto alla noia...

da Sette (Claudio Carabba)

   Non state lì a guardare se Tom (Cruise) e Penelope (Cruz) si baciano con vera passione: non è da questi particolari che si giudica un film. A parte il dettaglio che c'è una seconda donna (Cameron Diaz), Vanilla Sky è un racconto nero che parla di delitti e di rimorsi, di corpi sfigurati e anime oscure. Col volto coperto da una maschera, chiuso in una cella buia, Tom si ricorda del tempo felice, quando era ricco e sfrontato. Il destino (la superbia forse) l'ha spinto agli inferi; l'unica via di fuga porta dritto nell'alto dei cieli. Tratto dall'allucinato Apri gli occhi, girato in Spagna dal talentoso Alejandro Amenabar (The Others), il film è un'ardita corsa a ostacoli. Alla regia Cameron Crowe (Quasi famosi) si smarrisce e pasticcia un po'. Ma il volo finale dell'ascensore verso una delle porte dell'Aldilà resta vertiginoso!

cinélite TORRESINO all'aperto: giugno-agosto 2002