Underground
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CANNES - Palma d'oro |
"Nessuna
guerra è guerra finché il fratello non alza il braccio
sul fratello". La morale di un film tutto immaginifico come
Underground
sta forse in questa piccola frase con cui i protagonisti si confrontano
a ridosso di una delle sequenze più visionarie della pellicola:
una carrozzella a motore con due corpi avvolti dalle fiamme che gira
attorno ad un capitello con un crocefisso a testa in giù, mentre
intorno infuria la violenza della recente guerra jugoslava. Jugoslava?
Improprio perché anche nel film ci viene ricordato come la Jugoslavia
non esiste più e non per niente il sottotitolo di recita "c'era
una volta un paese". Ma non è possibile focalizzare
un'analisi di Underground
soffermandosi sui dialoghi perché l'opera di
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ezio leoni - La Difesa Del Popolo 3 marzo 1996 |
promo |
La forza figurativa di Underground, che fotografa una vicenda di guerra e drammi fratricidi sullo sfondo dello sfascio comunista a cavallo della seconda guerra mondiale, č sconvolgente, illumina lo schermo coi bagliori della scontri, ma si esalta soprattutto nel buio di una cantina tra un parto, illuminato dalla fioca luce di una bicicletta, ed una festa di matrimonio che, in musica, danze e cannonate, dā letteralmente il capogiro, si sublima nel perdersi e ritrovasi dei corpi sott'acqua, si inebria in un finale felliniano che solo al di lā del reale, oltre la morte, garantisce una futuro di pace. In Underground la confusione del singolo, la deriva di un popolo (e di una terra!) diventano espressioni simboliche di una storia di falsitā, guerra e violenza che si perpetua, ciclicamente senza speranza di redenzione... |
LUX
- serata speciale - 5 marzo 2010 |