Tutta colpa di Giuda
- Una commedia con musica
Davide Ferrario
– Italia
2008
- 1h 42'
|
Se
uno non riconoscesse gli attori "veri" - Kasia Smutniak, Fabio Troiano,
Gianluca Gobbi, Luciana Littizzetto - farebbe fatica a distinguere tra
professionisti e non. Cioè a capire che tutti o quasi tutti gli altri sono
veri detenuti del vero carcere di Torino dove il film è stato girato. Due
cose, quindi, si segnalano subito di
Tutta colpa di
Giuda. La
particolarità dell'ambientazione reale (ma dentro a un caso quantomai
anomalo di "cinema-verità", contaminato addirittura con il musical
cantato, coreografato, ballato); la cui riuscita deve molto all'esperienza accumulata da
Ferrario nel tenere da una decina di anni corsi
di formazione professionale prima a San Vittore e poi alle Vallette. Ciò
che gli permette di avere e trasmettere una percezione molto vera della
vita dentro l'universo carcerario, compresa quella degli operatori ad
esso addetti. La seconda cosa che si fa subito notare è, appunto, la
scommessa riuscita dell'amalgama tra attori di mestiere e attori
dilettanti e improvvisati. Ferrario immagina, con autoironica citazione
della propria esperienza, una regista teatrale d'avanguardia giovane e
carina e non italiana (Smutniak) che accetta l'incarico di allestire con
un gruppo di detenuti una recita pasquale che ha per tema la Passione di Gesù. Propostole da un cappellano animato da moderno attivismo e tollerato
dal sornione scetticismo del direttore: ma il primo si rivelerà meno
moderno e il secondo meno scettico delle prime apparenze. Ma Irena (è il
nome della regista) trova davanti a sé uno scoglio tanto decisivo quanto
paradossale, comico e infine liberatorio: la obbliga a liberarsi di
diaframmi, sovrastrutture e grilli "artistici" per la testa. Nessuno in
quel contesto, assolutamente nessuno è disposto a recitare il ruolo di
Giuda. Perché allora, si dice Irena a partire da qui, non immaginare una
storia di Gesù "alternativa"? Senza il tradimento, senza l'espiazione,
senza la morte? I colpi di scena non vanno svelati ma è facile immaginare
che non l'esito ma il percorso è ciò che veramente conta per tutti i
partecipanti all'impresa. Qualcuno potrà dire che la carne al fuoco è
tanta o troppa rispetto a una struttura così leggera. Ma il suggerimento e
la suggestione sono emozionanti. |
Paolo D'Agostini - La Repubblica |
Non
c'è che dire,Giuda non è mai stato molto popolare, tanto meno dietro le
mura di un carcere... Ma da qui ad affermare che sia davvero
Tutta colpa di
Giuda (è il
titolo del film-"commedia con musiche"di Davide Ferrario) ce ne corre:
perché in quella prigione di Torino, dove la pellicola è stata girata,
mettendo insieme attori professionisti e detenuti, si racconta una storia
diversa. La storia di una Passione in cui l'accento viene posto sulla
voglia di vivere. Una Passione blasfema, se volete, oltre la Croce. Una
Passione in cui tutti vorrebbero interpretare il ruolo di Gesù, ma nessuno
quello di Giuda. A organizzare la rappresentazione, fortemente voluta (ma
in ben altro modo...) dal padre cappellano, è una giovane attrice-regista
originaria della Serbia, sopravvissuta ai bombardamenti Nato del '99. Il
suo desiderio è comunicare ai detenuti un senso perduto, una vitalità che
si è persa dietro le sbarre. Si lavora, si litiga, si canta e si balla. Ma
poi, sul più bello, arriva l'agognato indulto,e gli attori se ne
vanno,ognuno per la sua strada, prima ancora della recita ufficiale. E la
Passione senza Croce e senza Giuda? Pazienza, l'importante è provarci. |
Luigi Paini - Il
Sole-24 Ore |
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