da La Repubblica (Roberto Nepoti) |
Il milionario Lavasseur è sorpreso da un paparazzo in compagnia dell'amante top model. Risoluto a non divorziare, s'inventa un trucco inverosimile: pagherà la bella perché viva assieme a un poveraccio, tale Pignon, onde dissipare i sospetti della legittima. Pignon è un nome di marca che (da Les compères-Noi siamo tuo padre a La cena dei cretini) traversa le commedie di Francis Veber col suo carico d'inettitudine e goffaggine cronica. In Una top model nel mio letto, però, la tipologia del personaggio cambia sensibilmente: anziché provocare le situazioni comiche, l'ometto le subisce. Così, il film prende un andamento in condominio tra la farsa a sfondo sociale (i rapporti di seduzione, quelli di potere-denaro...) e la commedia sentimentale di strana-coppia, dove un binomio sessualmente assortito viene a sostituire quelli maschili dei precedenti "buddymovies" di Veber. Il quale, ancora una volta, riesce a portare a casa il risultato. Certo, gli spunti di satira di costume sono appena accennati; in compenso, Veber blinda la commedia degli equivoci, facendo delle gag meccanismi di precisione e imprimendo alle situazioni il ritmo giusto, quello che permette di "spremerle" traendone il massimo di divertimento. E se, stavolta, i personaggi principali sono affidati a nomi meno noti (Gad Elmaleh e Alice Taglioni, dalle gambe vertiginose), il regista francese non si nega il lusso di ruoli di contorno affidati ad attori come Daniel Auteuil e Kristin Scott Thomas. |
da Il Giornale (Adriano De Carlo) |
L'abile regista
Francis Veber ha costruito film dopo film il personaggio/feticcio di
François Pignon, così come Truffaut si trascinava appresso, con ben altro
spessore, quello di Antoine Doinel. Al suo primo apparire, con Veber solo
sceneggiatore, in
Il rompiballe, Pignon rivelava la sua
natura pusillanime e la sua goffaggine, in breve: un rompiscatole. Il suo
apice lo ha raggiunto nel gettonatissimo
La cena dei cretini, con il compianto
Jacques Villeret che era davvero monumentale in quel ruolo. |
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TORRESINO
- giugno 2006