Non
di buon auspicio, alla vigilia degli Europei di calcio, il confronto
cinematografico (by
Woody Allen) tra
Francia e Italia. La Parigi di
Midnight in Paris batte
sonoramente la Roma di
To Rome With Love. Ma poco conta ormai il
giudizio critico, il feeling tra il pubblico e Woody non conosce
ostacoli e gli incassi della scialba 42a tappa della sua filmografia
non saranno certo frenati dalle nostra delusione. Ma va proprio detto
comunque che quanto
Midnight in Paris era una
deliziosa ronde, tanto
To Rome With Love è una bislacca
pochade. Lì il sottofondo musicale
rimandava alle leggerezza del jazz anni trenta, qui il loop sonoro di
Ciribiribin
risulta inesorabilmente petulante. Il gioco ingenuo di
Midnight in Paris
si poteva leggere come utopia,
To Rome With Love
fatica a restare nei confini della verosimiglianza; non lo aiuta
neppure la dorata luminosità della fotografia di Darius Kondhij: lungo
la Senna era un suadente contrappunto della grazia parigina, tra i
sette colli risulta fasulla e fuori luogo...
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ezio leoni - La Difesa del Popolo - 20 maggio 2012 |
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Quattro episodi, quattro storielle incorniciate da una Roma "turistica" come non mai: la ragazza americana in vacanza che incontra l'anima gemella e scopre di avere un futuro suocero con doti da tenore (ma solo sotto la doccia); una fresca coppia di sposi che deve cimentarsi con le insidie sexy della metropoli; l'uomo qualunque (Benigni) che si ritrova d'improvviso al centro della celebrità; un architetto di successo che, rivisitando il quartiere della sua giovanile esperienza romana, fa da mentore ad un fidanzato in crisi sentimentale.... Va detto che quanto Midnight in Paris era una deliziosa ronde, tanto To Rome With Love tende a configurarsi come una bislacca pochade, ma se i primi tre episodi faticano a restare nei confini della verosimiglianza, nell'ultimo aggraziato racconto ritroviamo alfine gli sprazzi dell'Allen migliore, in un grazioso refrain di seduzione, innamoramento e disincanto amoroso. |
OMAGGIO A WOODY |
TORRESINO - maggio 2012 |