The Lodger - A Story of the London Fog
(titolo italiano:
Il pensionante) |
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da Hitchcock [Saggi Marsilio] (Eric Rohmer e Claude Chabrol) |
…Hitchcock
fa risalire gli inizi della carriera a
The Lodger,
suo primo grande successo e - pura coincidenza? - suo primo film di
«suspense».
The Lodger
era l’adattamento, curato dallo stesso Hitchcock
e da Elliot Stanna di
un noto e apprezzato
romanzo
di Mrs. Belloc Lowndes. Era la prima volta che Hitch collaborava alla
sceneggiatura. Da questo fatto possiamo trarre due conclusioni: la
prima è che Balcon doveva avere già molta fiducia in lui; la seconda,
che questo soggetto gli interessava in modo particolare e, nei suoi
piani, gli avrebbe consentito di fare un colpo grosso. Il calcolo si
rivelò esatto: il film ebbe una
accoglienza molto favorevole da parte della critica e del pubblico, e
il nome di Hitchcock, in un ambiente cinematografico già sclerotizzato,
divenne celebre da un giorno all’altro.
Già qui possiamo trovare certi temi o certi particolari che
ritorneranno di frequente nei film successivi. L’innocente: tutto
sembra congiurare contro di lui e il suo comportamento suggerisce
inevitabilmente la colpevolezza; le manette: simbolo di una libertà
alienata; gli oggetti (nel nostro caso, un attizzatoio): si
attribuisce loro una funzione di minaccia che in realtà non hanno.
Rileviamo, inoltre, una ossessione dell’iconografia cristiana: il
protagonista, impigliato con le manette a una cancellata e la folla
che lo schernisce, evoca irresistibilmente il Cristo in croce. |
TORRESINO
ottobre-dicembre 2005