Storie di spie
(Les patriotes) |
da Panoramiche (Carlo Scarrone)
Nell'edizione italiana Les Patriotes
ha assunto un formato pù accettabile (una ventina di minuti in meno)
e un titolo senza fraintendimenti. E' andata persa, però, anche
se solo in parte, l'ambiguità di fondo che caratterizzava questa
storia di spionaggio [...] Attratto dalle complesse e tortuose vicende
del medio Oriente e dal perfetto e implacabile funzionamento del servizio
segreto israeliano (l'esercito fantasma che sorveglia e garantisce in ogni
parte del mondo la sicurezza e l'inviolabilità del sacro stato d'Israele)
Rochant descrive il Moussad come un solerte alveare sempre vigile, pieno
di alacri ed instancabili api-spie, sempre ronzanti e sempre in movimento,
animate da un cieco senso del dovere e da una totale dedizione alla causa.
Automi non animati da sentimenti. Replicanti senza pulsioni. Individui
facilmente ed estremamente manipolabili. Questo è e diventa Ariel,
ventenne parigino di origine ebraica, che lascia la città natale
per entrare nel Moussad [...] Rochant è perfetto nell'assumere un
punto di vista neutro e imparziale, che descrive lo sprofondare di Ariel
in un perfezionismo crescente e in un parallelo, e crescente, isolamento...
Quando conosce Marie-Claude, una bellissima prostituta che è stata
ingaggiata per realizzare video compromettenti, Ariel rimane apparentemente
impassibile, ma poi, lentamente il suo atteggiamento cambia. [...] Ariel
è, agli occhi del mondo, il primo personaggio di Rochant (qui al
suo terzo lungometraggio) che, senza false illusioni e troppe speranze,
tenta d'evadere da un mondo senza pietà.
ERIC ROCHANT 1989 - Un
mondo senza pietà
(Un mond sans
pitié) LUX cinema invisibile - minipersonale di Eric Rochant ottobre/dicembre 1997 |