Anna Oz
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da L'Unità (Michele Anselmi)
Sin dalle prime inquadrature Anna Oz svela un sottotesto psicanalitico: [...] una bella ragazza francese (Charlotte Gainsbourg, più femminile e seducente di un tempo), con capelli a caschetto e un soprabito rosso, si aggira per un museo veneziano che piacerebbe a De Palma. E' lì che conosce Marcello che ha appena ritagliato dalla cornice uno dei dipinti. Un ladro? Un trafficante? Fatto sta che i due si ritrovano a parlare sul vaporetto, dove un turista cieco chiede alla ragazza di farsi fotografare. Dissolvenza. E vediamo la stessa ragazza risvegliarsi nel suo letto a Parigi. Un sogno, senza dubbio, ma perché allora quella polaroid veneziana riappare come per magia nel laboratorio fotografico dove Anna Oz lavora? [...] Costruito come un puzzle giallo che addensa coincidenze, allusioni, rifrangenze e orrori, il film segna una svolta nella carriera del cineasta [...] a vantaggio di un cinema più astratto, poetico e misterioso. Trattandosi di sogni (e di incubi), per amare il film bisogna lasciarsi andare al suo andamento ondivago, insinuante. Sicché a un certo punto della storia sarà difficile capire se la "realtà" è Venezia o Parigi. E intanto si moltiplicano i segnali minacciosi: un orribile traffico clandestino di occhi, un omicidio notturno compiuto con un cavaturaccioli, una seduta di ipnosi interrotta da una strana telefonata dall'Italia... Chissà se il titolo è un omaggio al famoso caso di schizofrenia (Anna O.) o al Mago di Oz?
1989 - Un
mondo senza pietà
(Un mond sans
pitié) LUX cinema invisibile - minipersonale di Eric Rochant ottobre/dicembre 1997 |