Quasi
come il Mafioso di Sordi nel classico di Lattuada, anche questo ragioniere
milanese col bel volto di Lorenzo Flaherty, divo della fiction, si
trasferisce al sud per mettersi al servizio della criminalità. Nome in
codice, Angelo Bianco. Il debito da restituire sono un mucchio di soldi
chiesti alla persona sbagliata e persi al gioco. Va da sé che, tra il dire
e il fare, per lui c’è di mezzo un mare di guai, pupe e gangster,
capibastone viscidi e viziosi e naturalmente narcotrafficanti col mitra,
la jeep e la parlata latina. |
Andrea Giorgi - FilmTV |
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Milano. Angelo, ragioniere trentenne di origini pugliesi, riceve un'allettante proposta che lo porterà a gestire su scala mondiale i profitti di una holding, formata dalle maggiori organizzazioni criminali italiane. Angelo decide di accettare e, ben presto, alla iniziale sensazione di disagio si sostituirà il fascino di un potere mai immaginato prima... Volutamente eccessivo e caricaturale, senza preoccuparsi della credibilità, col taglio rapido del videoclip. |
LUX - ottobre 2013 |