Racconto di primavera
(Conte de printemps) |
da Il Giorno (Morando Morandini) |
Dopo i sei film dei Racconti morali e i
cinque di Commedie e proverbi, Maurice Scherer, in arte Rohmer,
settantenne felice, ha aperto un nuovo ciclo che s'intitola Racconti delle
quattro stagioni. S'incomincia, come l'uso vuole, con la primavera. Rohmer
ha cambiato ciclo, ma non la classica trasparenza dello stile, l'interesse
per i personaggi giovani, la leggerezza elegante del tocco, la cristallina
e armoniosa purezza, insomma il suo cinema fondato sulla comunicazione
verbale e l'analisi psicologica. In un'azione che fa la spola tra qualche
appartamento di Parigi e una casa di campagna si muovono quattro personaggi:
Jeanne, docente di filosofia alla sua prima cattedra, vicina ai trent'anni;
Natasha, studentessa di Conservatorio; il quarantenne Igor, suo padre,
funzionario al ministero della Cultura, e Eva, la sua amichetta, anche
lei studentessa, coetanea di Natasha. Non succede quasi niente sul piano
dei fatti, molto su quello dei sentimenti: la nascita di un'amicizia tra
le prime due e un'ingenua manovra dell'una per spingere l'altra tra le
braccia del padre in antipatia verso la terza. |