Onegin
di Martha Fiennes - USA 1999 - 1h 46’
[opera prima]

da FilmTv (Aldo Fittante)

Un giovane dandy vivacchia nel bel mondo di Pietroburgo. Costretto a trasferirsi in campagna, l'uomo fa in tempo a bruciare il cuore della giovane e bellissima Tatiana che, senza pensarci un attimo, scrive una struggente e appassionata lettera che il fortunato non degna di uno sguardo. Dopo qualche tempo, però, ritrovandola fra le braccia di un suo cugino, si accorge dell'impulsiva scelta e comincia a friggere lui, questa volta, di (s)perduto amore. Il melodramma, tratto da Puskin, segna il debutto nella regia di Martha Fiennes, sorella del più celebre Ralph (Schindler's List, Strange Days) e del musicista Magnus, autore della romantica colonna sonora. Il familismo è elegante e non infastidisce e il passo è da sceneggiato bolchiano. Si crede alle lacrime e la "sequenza della lettera" merita la spesa del biglietto.

da Duel (Massimiliano Ferramondo)

Quello di Liv Tyler é un talento selvaggio e anche in un film in crinoline (scelta audace per un'opera prima) non noti la formazione non accademica ma solo la fragilità tutta umana di raccontare uno stato d'animo con una mano passata a sistemare una ciocca scura. E i registi che la scelgono lo sanno, sanno che dopo Liv si dovranno fare sempre e comunque i conti con lei quando si vorranno riprendere dei capelli lunghi sciolti e scapigliati. Lo sa anche Martha Fiennes che la filma così, mentre scrive la sua dichiarazione d'amore con le mani affusolate sporche d'inchiostro, le labbra imbronciate e gli occhi più liquidi del solito. Lo sa e le cuce il film addosso, senza cadere nella tentazione di squilibrarlo verso i primi piani (pur tanti) di un fratello, Ralph, altrettanto intenso e spettinato, ma inesorabilmente vittima di Liv-Tatiana, "Non posso più combattere contro i miei sentimenti. Sono completamente in tuo potere e mi arrendo al mio destino" (Eugenio Onegin).

pieghevole LUX - V.O.S. gennaio/aprile 2000