Nel bel mezzo di un gelido
inverno
(In
the Bleak Midwinter) |
da La Stampa (Alessandra Levantesi) |
Un piccolo film magistrale che Branagh ha dedicato al teatro, passione della sua vita. La formula è quella classica, che va da Il ratto delle Sabine con Totò a Rumori fuori scena, e contempla il fortunoso allestimento di uno spettacolo, in questo caso l’Amleto. Per sfuggire alle frustrazioni della disoccupazione, Joe raccatta una compagnia di sciagurati con l’intento di programmare la tragedia nei giorni delle festività natalizie in una chiesa di provincia adattata a sala teatrale. Un vecchio attore fallito impersona il Re, una checca scatenata è la Regina, Ofelia è la vedovella addolorata di un pilota; e un bonario alcolizzato e un fusto con pretese intellettuali completano l’esiguo cast. Estranei e diffidenti sulle prime, gli attori finiranno per immergersi totalmente nella preparazione dello spettacolo stabilendo un legame di solidarietà. Ma alla vigilia del debutto Joe, catalizzatore del gruppo, viene inopinatamente chiamato a Hollywood… Illustrato in un brillante un bianco e nero, debordante di un vissuto autobiografico dal quale Branagh prova a distaccarsi relegandosi alla sola regia, Nel bel mezzo di un gelido inverno è l’occasione per far trionfare ancora una volta Shakespeare e il piacere dello spettacolo: tutto si ricompone al ritmo di Why Must the Show Go On. |
LUX rassegna Bitte do you like le cinéma con i sottotitoli? - pieghevole gennaio/marzo 1996
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TORRESINO
maggio-giugno 2005
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