Marigold Hotel
John
Madden -
Gran Bretagna
2011
- 2h 3' |
I
magnifici sette anziani inglesi, in cammino verso una casa di riposo a
Jaipur, fanno un personale passaggio in India per sveltire la burocrazia
della nostalgia e accomodarsi nella terza età. Sono, come si addice al
racconto collettivo, la fauna di varia umanità col comune denominatore
dell'over 70 e del cast prestigioso. [..] Il discorso sulla terza età, un
tempo inviso al cinema (se non col fantasy di
Cocoon) sta
diventando consueto ed in questa commedia non solo per pensionati, John
Madden, regista di
Shakespeare in Love
che ha appena preso a Bari Festival il premio Fellini, evita la tragedia
in nome dell'ironia, del piacere del gossip sentimentale, degli incastri
sempre imprevisti degli affetti e di un po' d'inevitabile folklore tra
calore e polvere nel traffico in tilt di motorini, auto e biciclette,
mucche ed elefanti in un paese equidistante dai templi del passato e dal
call center del presente: in India dicono che alla fine si sistema tutto
ed infatti c'è un lieto fine. La cosa bella è che in fondo nessuno si
prende sul serio, i drammi stingono nella ripetizione del quotidiano
(...). In puro stile britannico understatement i dialoghi, specie delle
ladies, e quando ci sono Maggie Smith e Judi Dench con le loro smorfie
maliziose il film ha una marcia in più, senza nulla togliere al resto
della compagnia tra cui Ronald Pickup, il farfallone amoroso, Tom
Wilkinson che fa outing con tutti straziando il cuore di Penelope Wilton,
la bella e paziente Tena Desae. Dove il regista, che ha solo 62 anni,
centra il bersaglio, a parte qualche prolissità, è nella nascita di una
amicizia generazionale, tema gettonatissimo nel cinema europeo più
recente. |
Maurizio Porro -
Il
Corriere della Sera |
Da un lato
l’India di oggi, un cantiere aperto in rapida espansione dove usi e
costumi arcaici convivono con il nuovo che avanza; dall’altro un gruppo di
pensionati inglesi che, spinti da problemi economici o di solitudine,
approdano in un fatiscente albergo di Jaipur, esaltato su Internet come un
paradiso per anziani. Ispirato
al romanzo
These Foolish Things
di Deborah Moggach (anche sceneggiatrice),
Marigold Hotel
tratta con ironia minimalista dei problemi della terza età, nel contesto
dei rapporti dell’ex- impero con la sua ex-colonia. Come i loro
connazionali di un tempo, i maturi turisti troveranno che nel paese
asiatico c’è troppo di tutto - caldo, mosche, chiasso, confusione restando
al contempo affascinanti dalla sua ribollente vitalità. |
Alessandra Levantesi Kezich -
La Stampa |
promo |
Attratti dalla pubblicità dell'Hotel Marigold, un gruppo di
pensionati britannici decide di ritirarsi nella esotica e
decisamente più economica India. Giunti sul posto, si renderanno
conto che il nuovo ambiente è meno lussuoso di quanto avessero
immaginato, ma la nuova esperienza gli farà scoprire che la vita e
l'amore possono iniziare di nuovo quando si lascia andare il
passato. Il 2012 è stato dichiarato l'anno europeo per
l'invecchiamento attivo e Marigold Hotel potrebbe essere il
manifesto dell'iniziativa. Parola d'ordine: vitalità! Film
assolutamente british, quindi ben fatto, sufficientemente ironico
e intelligente, con tanti bravi attori; di rigore il lieto fine. |
cinélite
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