Io sono Mateusz (Life
Feels Good) |
CANNES 67° - miglior attore protagonista (TYMOTHY SPALL) |
Al piccolo Mateusz, gravemente
disabile, è stata diagnosticata una paralisi cerebrale. I medici sono
convinti che non capisca niente e non possa fare progressi di alcun
genere, per cui gettano la spugna. I suoi genitori no. La cura della madre
e l'allegria del padre, regalano a Mateusz un'infanzia degna di essere
vissuta, nonostante la frustrazione di non poter comunicare. Dovranno
passare 25 anni perché qualcuno si renda conto dell'intelligenza
imprigionata in quel corpo indomabile e offra finalmente a Mateusz gli
strumenti per dire chi è e chi è sempre stato.
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I motivi migliori per vedere
Io sono Mateusz
sono di natura squisitamente cinematografica.
In una parola, si tratta di un film che, quasi senza accorgersene, come
accade sempre con i bei film, ci parla del cinema più in generale, del suo
modo di funzionamento e della sua imprendibile magia. È una sfida che è
già nelle premesse del lavoro di Pieprzyca: raccontare la storia di un
ragazzo che non parla, e farlo comunque dal suo punto di vista. Certo,
Mateusz pensa - la sua intelligenza è l'oggetto magico al centro del film,
il tesoro che si scoprirà solo al termine di una lunga strada -, dunque
una certa dose di "voice over" è autorizzata, ma soprattutto Mateusz
guarda. È un osservatore incallito, la sua conoscenza del mondo gli viene
dalla vista ed è la natura del suo sguardo, paziente ma testardo,
apparentemente fisso ma più che mai volitivo e determinato, che detta il
tono del film e ne decreta la riuscita. |
Marianna Cappi - mymovies.it |
promo |
Al piccolo Mateusz, gravemente disabile, è stata diagnosticata una paralisi cerebrale. I medici sono convinti che non capisca niente e non possa fare progressi di alcun genere, per cui gettano la spugna. I suoi genitori no. La cura della madre e l'allegria del padre, regalano a Mateusz un'infanzia degna di essere vissuta, nonostante la frustrazione di non poter comunicare. Dovranno passare 25 anni perché qualcuno si renda conto dell'intelligenza imprigionata in quel corpo indomabile e offra finalmente a Mateusz gli strumenti per dire chi è e chi è sempre stato. I motivi migliori per vedere Io sono Mateusz sono di natura squisitamente cinematografica: un film che, quasi senza accorgersene ci parla del cinema più in generale, del suo modo di funzionamento e della sua imprendibile magia. Io sono Mateusz rimane infatti dentro il confine del romanzo cinematografico con misura e sentimento, con ironia e anche una buona dose di realismo, specie quello che riguarda la tragicommedia della sorte. Il modo giusto per raccontare una vita ingiusta, aprendo una porta al sorriso. |
LUX - marzo 2015 |