Figlio di emigranti ebrei
ucraini esiliati in Cile, Jodorowsky reimmagina la propria infanzia,
conservando la verità dei personaggi ma trasponendo gli eventi in un
universo poetico. In questa biografia immaginaria, Alejandrito cresce
nella merceria "Ukrania" del padre, ateo e severissimo, che lo costringe a
prove di resistenza fisica e coraggio eroico, mentre la madre, le cui
parole escono sotto forma di canto, rappresenta un porto sicuro e
sentimentale. Ma è proprio il padre, Jaime, il vero protagonista di questo
poema epico che lo vede passare dallo stalinismo convinto alla
fascinazione per il dittatore don Carlos Ibañez, che si era ripromesso di
uccidere, fino alla redenzione e alla riscoperta di sé. |
Marianna Cappi - mymovies.it |
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Autobiografia immaginaria - ma con personaggi, luoghi ed eventi reali - di Alejandro Jodorowsky. Nato nel 1929 a Tocopilla, una piccola cittadina nel bel mezzo del deserto cileno, è stato allevato in una famiglia senza radici, con una formazione che non gli ha risparmiato esperienze dure e violente. Ed è così che Jodorowsky ha scoperto gli aspetti fondamentali della realtà e ha sviluppato quella potente immaginazione, principale alleato nella sua affermazione tra i più importanti creatori degli ultimi dieci anni. Anche ne La danza della realtà la finzione supera la realtà in un universo poetico dove Jodorowsky reinventa la sua famiglia e particolarmente il percorso di suo padre fino alla redenzione, riconciliazione di un uomo con la sua infanzia. Ne esce l'affascinante affresco di un’esistenza che esalta, al di là di ogni misura, le potenzialità dell’essere allo scopo di rifiutare i limiti dell’immaginario e della ragione e di risvegliare il capitale di trasformazione della vita che si trova in ciascuno di noi. Un'odissea felliniana di splendidi eccessi. |
LUX - marzo 2015 |