Hysteria
Tanya Wexler
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Gran
Bretagna/Francia/Lussemburgo/USA
2011
- 1h 35' |
Tutto
sta nel tocco, nello stile, nell'ironia, insomma nella classe. L'argomento
di questa commedia inglese purosangue, datata Londra 1880, è l'invenzione
del vibratore elettromeccanico. [...] Sembrerebbe un tema grossolano,
invece il clan tutto femminile che ha realizzato il film sa essere
spiritosamente elegante: l'idea vincente di Tanya Wexler, regista
americana nota fra gli indipendenti, è proprio quella di aver trainato su
un soggettino scabroso letto in chiave femminista anche il lato del
volontariato contro una classe borghese immune da ogni pietà. [...] Maggie
Gyllenhaal, già campionessa di sado maso in orario d'ufficio ma anche Tata
Matilda, sorride e fa sorridere con simpatia rara in un film dal dècor
molto british professionale. Il massaggio intimo è pudicamente nascosto,
solo intuito nella mano con l'unguento e negli occhi sgranati di adorabili
ladies carenti di affetto: basta avere sense of humour. È il contraltare
di
Irina Palm con cui
il nostro eroe condivide un'ovvia tendinite che non c'entra col tennis, è
un prologo alla storia di Sigmud, Jung e la Spielrein. I momenti di
piacere son chiamati «parossismi» e ne è campionessa una ex prostituta ora
'cameriera bella presenza offresi', la spiritosa Sheridan Smith: e con
quel magico piumino si arriva a tre parossismi in cinque minuti. |
Maurizio Porro - Il Corriere della Sera |
Quando
il facsimile è confezionato nel modo di
Hysteria
di Tanya Wexler è un vero spasso. Il cinema inglese spesso gioca con se
stesso, con le sue costanti culturali, si cita e si rinnova all'infinito
nella riscrittura di romanzi e ambientazioni ottocentesche,
ma questo film
pur di produzione inglese e lussemburghese è cinema americano indipendente
e femminista, di un gusto scatenato e militante. [...] Poiché siamo in
epoca vittoriana, il tutto viene fatto con grande professionalità, decoro
e riserbo ma soprattutto con il senso del guadagno, la base per cui i
popoli protestanti sono ben accetti da Dio e vanno dritti in paradiso.
L'elemento guastatore è miss Charlotte Dalrymple... Non c'è bisogno di
dire che in tutto questo panorama scorre fertile l'ombra di Cronin e della
sua Cittadella, tra necessità di
clientela bene e assistenza ai bisognosi. Ma il colpo di scena avviene
quando convergeranno con lampo di genio l'abilità meccanica del Lord e i
crampi alla mano del giovane medico assorbito dal superlavoro e verrà alla
luce il nuovo congegno capace di «far raggiungere il parossismo» alle
pazienti in pochi minuti. La storia è basata su fatti autentici e il film,
ha dichiarato la regista, è stato accolto con un certo imbarazzo negli
Usa, dove l'oggetto in questione fu pubblicizzato nei cataloghi fin dal
1920 (ma in Alabama ne è tuttora vietata la vendita). |
Silvana Silvestri - Il Manifesto |
Applausi
e risate per
Hysteria,
il film della regista americana Tanya Wexler che racconta la nascita del
vibratore... Siamo dalla parte opposta all'erotismo solitario di
Irina Palm, il film che impegna la
protagonista (Marianne Faithfull) con una mano sola. Ma se lì si fa sesso
a pagamento per soli uomini, questa deliziosa commedia in costume tratta
un argomento apparentemente scabroso con l'eleganza di un film di James
Ivory. |
Valerio Cappelli - Il Corriere della Sera |
promo |
In piena epoca vittoriana, un medico e un suo amico si propongono
di porre fine a quella che considerano una vera tragedia,
l’isterismo femminile che, di punto in bianco, cambia l’umore
delle donne con cui hanno a che fare, rendendole piene di rabbia,
nevrotiche e spesso anche depresse senza alcuna ragione. Dopo
essersi accorti degli effetti benefici ottenuti praticando dei
massaggi pelvici sulle loro pazienti, decidono di mettere a punto
un oggetto casualmente testato, che sconvolgerà la vita della
società benpensante: il vibratore. La regista sa offrire del
triangolo fatale inglesi/repressione sessuale/lotta di classe una
lettura arguta e divertita. Al passo con i tempi che rimettono in
gioco strategie erotiche e oscuri oggetti del desiderio. Un film
che, ambientato non casualmente negli anni di Freud, rimette il
piacere fisico al centro della partita. Con humor e vivacità
tipicamente anglosassone. |