da Film TV (Bruno Fornara)
Volete fare una deviazione dalle parti del cinema allo stato puro, pensato inquadratura per inquadratura, messo in scena con la consapevolezza e il gusto per la bellezza e la passione? Gostanza da Libbiano, quarto lungometraggio di Paolo Benvenuti , Gran Premio Speciale della Giuria di Locarno, è quel che ci vuole. Ultimo atto di una trilogia sul potere con Il bacio di Giuda e Confrontorio, il film si rifà ai documenti di un processo ad una strega, tenutosi a San Miniato, vicino a Pisa nel 1594. Il potere ecclesiastico ha il volto di due inquisitori all’antica che vorrebbero mandare la donna sul rogo e amen, e di un terzo inquisitore sottile e moderno, padre Costacciaro, che sei anno dopo processerà Giordano Bruno e che vuole invece negare alla donna ogni identità, soprattutto quella, pericolosa, di strega, indice di femminilità eversiva, sessualmente provocatoria. Una battaglia tra libertà e paura, cento inquadrature lavorate una per una, un film altro dal cinema consueto, una donna strega che confessa e ti tramortisce, un viaggio nella stregoneria che è una discesa dentro se stessi. Lucia Poli straordinaria. E un Benvenuti che non sfigura nel confronto con un grande, il Dreyer di Dies Irae, del cinema stregonesco, con o senza rogo.
cinema invisibile cinema TORRESINO ottobre-dicembre 2001
promo |
Un piccolo-grande cult movie del nuovo cinema italiano. Un intenso dramma sulla stregoneria, una recitazione impeccabile, un rigore stilistico inusuale per il nostro cinema: il riferimento a Dreyer non è inopportuno, il piacere cinefilo assicurato. |