Getting to Know You |
Che Lisanne Skyler, trentenne newyorkese, venga
dal documentario si vede. E la sua capacità di metterne a frutto
l'esperienza si rivela uno dei pregi di questo suo primo lungometraggio,
Getting to Know You, tratto da una raccolta di racconti della scrittrice
americana Joyce Carol Oates. Due fratelli, Judith e Wesley in attesa ad
una stazione degli autobus. Lui, in partenza per il college, già
immerso nei suoi nuovi libri di testo. Lei, sedici anni e il volto intenso
e "bruttino" della bravissima Heather Matarazzo (Fuga
dalla scuola media), mentre svaga con lo sguardo tra la gente,
incontra quello di Jimmy, un ragazzo poco più grande di lei che
la coinvolge in un farneticante gioco di lettura di volti, espressioni,
atteggiamenti di altri passeggeri in attesa. In tal modo la ferrea unità
di luogo di Getting to Know You si apre a calibrate "rievocazioni"
di una realtà fittizia (quella di una donna che potrebbe aver da
poco vissuto un matrimonio finito in tragedia) ora drammaticamente concrete
(la morte del padre di Jimmy, proposta come straziante ricordo del poliziotto
in servizio all'autostazione). Il crescendo di sintonia "narrativa"
tra l'immaginazione di Judith e quella di Jimmy sfocia nella rievocazione
da parte della ragazza della propria sofferta situazione familiare. Lei
e il fratello hanno appena fatto vista in ospedale alla madre, non più
ripresasi da un trauma cranico; il padre responsabile dell'incidente se
n'è andato, l'autobus di Judith la riporterà in un istituto...
La sofferenza inespressa di una gioventù svuotata di qualsiasi utopia,
la consolazione del comunicare, come collante generazionale di solidarietà
e speranza, si riaffacciano quali temi essenziali di certo cinema giovane
americano. La Skyler li sostiene con una regia di forte personalità
che li amalgama in uno stile rigoroso e coinvolgente.
e.l. Il Mattino di Padova - settembre 1999 |