Gangster
N°1 |
da Film Tv (Enrico Magrelli)
La variante britannica del gangster movie, rilanciata da Guy Ritchie (Snatch), nell'opera prima di Paul McGuigan, ex fotografo e autore di The Acid House (una trilogia di cortometraggi dal romanzo di Irvine Welsh), trova una violenza allucinata e una cupezza macerata in sequenze tenute lunghe per distillarne tutte le potenziali emozioni. In un albergo si sta svolgendo un incontro di boxe e a uno dei tavoli Gangster (ha la faccia contratta e monoespressiva di Malcolm McDowell) viene a sapere che il suo vecchio capo, Freddie Mays, il macellaio di Mayfair, sta per uscire dalla prigione dopo aver scontato trent'anni per omicidio. Voce off, pensieri e risentimenti accompagnano lo spettatore nella Londra spietata del 1968. Pochi Beatles e molti regolamenti di conti, pallida nostalgia e molti pestaggi. Freddie (un ottimo David Thewlis), elegantissimo e dispotico, tiene in pugno gli uomini della banda e l'apprendista "bad boy" (il protagonista da giovane č interpretato da Paul Bettany) lo adora e lo odia con la stessa intensitą. Abiti di lusso e ferocia, scarpe su misura e gole tagliate. Su questo mondo sadico incombe l'ossessione perversa di Gangster che da uomo ordinato, si toglie i vestiti, rimane in canottiera e slip bianchi prima di ridurre in poltiglia, con accetta e machete, i nemici.
La scrittura cupa e violenta di David Scinto e Louis Mellis
cinema invisibile cinema TORRESINO ottobre-dicembre 2001