Al termine del loro viaggio tra le sale
interminabili dell'Hermitage la voce dell’Uomo ha invitato il
Marchese, compagno di avventura ad andare avanti. Io rimango qui
– ha risposto il gentiluomo con voce ferma. Addio Europa – ha
sussurrato allora la voce – è tutto finito… Ma il mare oltre quei
muri aspettava e le ultime parole di
Arca russa spingevano verso
occidente: Guardi, c’è il mare tutto intorno … e dovremo navigare
per sempre, e vivere, per sempre. |
Cristina Menegolli - ottobre 2015 - pubblicato su MCmagazine 38 |
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Storia e finzione si intrecciano per interrogarsi sul valore dell'arte e sulla responsabilità di ciascuno nei confronti della sua sopravvivenza. Sokurov apre al pubblico le porte del Louvre, svelando il dietro le quinte di un incontro che si svolse nel 1943 durante il quale due uomini, il conte Franziskus Wolff-Metternich, capo dell'amministrazione nazista, e il direttore del museo Jacques Jaujard, decisero le sorti dell'arte. Mentre i due discutono del destino dei tesori del Louvre, nelle sale del Museo appaiono Marianne, simbolo della Francia e Napoleone che ammira perplesso le opere che lo celebrano. Un film sorprendente in cui Sokurov, scavando nella memoria, propone un'ardita riflessione sul rapporto tra arte e storia, sulla contrapposizione tra la natura contenitiva della conservazione e l’esigenza libertaria dell’arte. |
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LUX
- dicembre 2015/gennaio 2016 |
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