Filmografia
di Kubrick,
atto finale. Eyes
Wide Shut.
Occhi spalancati chiusi. Ossimoro della visione per un titolo che
cerca di coniugare la pulsione del sogno e la sublimazione della realtà.
Uno sguardo, quello del film e dei suoi protagonisti, che indaga sulla
sessualità all'interno della coppia (Tom Cruise e Nicole Kidman, dott.
Harford e signora) e che usa la coppia stessa come cartina di tornasole
di una società imborghesita al limite dell'ipocrisia e del decadimento
morale (l'adattamento è dal romanzo di fine ottocento Doppio
sogno, di Arthur Schnitzler).
L'emozione
delle forme del cinema di Kubrick si coniuga con la
tensione interna del racconto che vede la personalità
dei due coniugi delinearsi nella cornice di una festa
mondana. Lei, Alice, eccede con lo champagne e si lascia
trasportare in un seducente ballo, da un attempato
corteggiatore. William non ha tempo da dedicare a due
ninfette intraprendenti, perché il suo ospite (Sidney
Pollack) ha bisogno di lui per un improvviso intervento
medico. La momentanea separazione dei due coniugi innesca,
al ritorno a casa, un lacerante battibecco fatto di
sofferte gelosie e inaspettate rivelazioni. Tempo
addietro Alice ha sognato ad occhi aperti di tradire ed
abbandonare il marito e lo sconvolgimento per William è
tale da scatenare in lui aberranti visioni di un
adulterio davvero consumato. A questa situazione di
estremo turbamento erotico le coincidenze affiancano per
il dott. Harford concrete situazioni di provocazione
sessuale (una paziente sconvolta dalla morte del padre
gli si getta tra le braccia, una prostituta lo adesca per
strada e solo una provvidenziale telefonata della moglie
lo riporta a casa), fino a condurlo nel bel mezzo di una
sontuosa orgia mascherata (rimando esplicito alla "caduta
dell'impero" mitteleuropeo di Schnitzler), ove la
sua nuova verve voyeuristica trova però scottante
mortificazione. Il rientro in famiglia è carico di
angosce anche perché a quella torbida esperienza si
accompagnano strascichi inquietanti (che vanno ben altro
l'ambiguo onirismo del romanzo) e, in una morbosa
specularità di coppia, le notti di Alice si animano di
incubi perversi. Nel gioco di identità lacerate e
sentimenti in crisi i due si sforzano di rileggersi l'un
l'altro provando a ricomporre, tra erotismo e psicanalisi,
realtà e sogno del loro presente. |
ezio leoni - La Difesa del Popolo - 12 settembre 1999 |
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