Dopo decenni d'incomprensioni e liti con la madre Arabella, dovuti a un modo di vedere e affrontare la vita che da bambino non poteva accettare, Sid è chiamato a tornare alle sue radici. Dalla Torino savoiarda sarà costretto a spostarsi nell'allegra e naïf comunità pugliese in cui si trova Arabella. Ma il vero viaggio all'interno della vita e dei ricordi della madre e degli amici che hanno colorato le giornate della sua infanzia, faranno capire a Sid che l'amore di una mamma può avere mille sfumature e che la stessa Arabella è stata una, dieci, cento donne differenti. Tutte generose, tutte valorose. È stata la regista, la femme fatale, l'amica, la fondatrice dell'arena cinematografica e dei suoi festival, l'anima del paesino nel quale vive da anni. Sid, però, ha conosciuto e capito la vera natura di quell'ammaliante e brillante figura troppo tardi. Eppure Arabella neppure in questo caso si comporterà in maniera banale. Anzi, sarà proprio lei a stuzzicare, rimbrottare e guidare suo figlio alla scoperta di quella figura tanto combattuta e poliedrica. |
Il
titolo fa riferimento ai mitici anni ‘60, un periodo che, anche nel
cinema, è stato sinonimo di creatività, libertà, trasgressione. Tutte cose
incarnate da Annabella Miscuglio, regista, organizzatrice culturale,
cofondatrice del cineclub romano Filmstudio.
L’età d’oro
è insieme un omaggio, una dichiarazione d’affetta e un risarcimento nei
confronti d’una cineasta che ha davvero segnato un’epoca. |
Franco Montini - Viviilcinema |
Il
giovane professionista Sid torna nel Sud d'Italia sulle tracce della madre
Arabella, con cui ha vissuto una relazione tempestosa. Arabella è stata
una pasionaria del cinema, regista di film sperimentali e animatrice di
cineclub, oltre che di collettivi femministi e assortiti gruppi
sessantottini. Come mente creativa e focolaio culturale era un magnete per
chiunque le orbitasse intorno, e che rappresentasse un settore
dell'apparato politico e culturale del suo tempo: la giornalista, il
giudice, l'architetto, il prete. Ma si è anche ritrovata al centro di una
corte dei miracoli che le ha succhiato energia e denari. |
Paola Casella - mymovies.it |
promo
Laura Morante interpreta una pasionaria del
cinema che lotta per tenere in piedi un'arena cinematografica che ha
restaurato e che da anni programma quotidianamente con i film che più ama.
Una passione totalizzante, mal vissuta dal figlio (Dil Gabriele Dell'Aiera),
diverso da lei in tutto.
Ispirato all'omonimo libro di Francesca Roana Massaro e Silvana Silvestri,
il film ha preso spunto dalla figura della pugliese Annabella Miscuglio,
tra i fondatori del Filmstudio e ideatrice, nel 1976, di Kinomata, il
primo festival che parlò al mondo della regia femminile.
Segnato da una messa in
scena di raffinata eleganza e immerso in un’atmosfera trasognata, L'età
d'oro racconta con nostalgia e rimpianto un mondo fatalmente scomparso,
quando il cinema era una passione assoluta, perfino capace di sovrapporsi
ad ogni altro possibile affetto.
LUX
- aprile 2016 |