Premio del pubblico |
Etiopia,
1966. In un villaggio nell'area di Addis Abeba la quattordicenne Hirut
viene rapita e violentata da colui che la pretende come sposa nonostante
l'opposizione dei genitori di lei. La ragazzina riesce a fuggire
impossessandosi di un fucile e uccidendo il suo sequestratore come auto
difesa. Tutto però è contro di lei, sia la legge dello stato sia le regole
ancestrali delle comunità rurali. Solo Meaza Ashenafi, avvocato e leader
dell'associazione Andenet (uno studio legale al femminile che assiste
gratuitamente donne che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità di
difendersi dai soprusi di una società dominata dai maschi) decide di
assisterla. La battaglia contro i pregiudizi non sarà facile né indolore. |
Giancarlo Zappoli - mymovies.it |
Raccontare quello che non si
sa, provocare dibattiti, intervenire sulle coscienze delle per sone per
cambiare atteggiamenti. culture, addirittura leggi: il cinema di denuncia
non è scomparso dagli schermi cinematografici, ma ha cambiato i suoi modi
e soprattutto il baricentro geografico.
Difret
di Zeresenay Bethane Mehafl. primo film
etiope invitato in concorso al Sundance, interviene senza troppe reticenze
su un tema spinoso, oggetto di un battaglia civile e giuridica neppure
vent’anni fa. In aramaico “difret” significa osare, ma talvolta viene
usato anche per indicare la violenza dello stupro: Il film racconta il
coraggio di una ragazzina etiope che subisce una violenza, si ribella al
destino che la vuote sposa del suo violentatore e, con l’aiuto di una
caparbia avvocata. ottiene una significativa modifica della giurisprudenza
del suo paese. |
Luca Mosso – La Repubblica Milano |
promo |
Hirut, una quattordicenne etiope, viene aggredita e rapita da un gruppo di uomini a cavallo mentre sta tornando a casa da scuola, in un villaggio a tre ore da Addis Abeba. Nel tentativo di fuggire Hirut riesce a prendere un fucile e spara uccidendo Tadele, ideatore del rapimento nonché suo “aspirante futuro sposo”. In gran parte dell'Etiopia la pratica del rapimento a scopo di matrimonio è una tradizione antica e radicata, e la ribellione di Hirut non le lascia possibilità di scampo. Ad Addis Abeba Meaza Ashenafi, una giovane donna avvocato che con un'associazione offre assistenza legale gratuita a coloro che non se la possono permettere, viene a conoscenza dell’arresto di Hirut e cerca di farsi affidare il caso, disosta a tutto pur di salvare Hirut... Alle origini del film ci sono personaggi reali: la produttrice è la sempre più impegnata sul piano sociale Angelina Jolie e alla validissima regia c'è qualcuno che, seppur residente negli Usa, ha le proprie radici in Etiopia ed è lì che ha preteso (e ottenuto) di andare a girare un'opera che ha conquistato i premi del pubblico al Sundance, a Berlino, ad Amsterdam e a Montreal! |
LUX - gennaio 2015 |