Uno dei più bei
musical
mai realizzati. È la storia del passaggio del cinema dal muto al sonoro,
raccontata attraverso le disavventure di due star: Don Lockwood (Gene Kelly)
non avrà problemi grazie alle sue doti di cantante e ballerino, Lina
Lamont (Jean Hagen) dovrà cambiare la propria orrida voce e così
aprirà il successo alla sua doppiatrice, Kathy Selden (Debbie Reynolds).
Una divertente sceneggiatura di Betty Corriden e Adolph Green, capace di
mantenere spunti documentari e unghiate satiriche in divertente equilibrio,
ripercorre la storia del cinema dei padri, tra omaggi a Busby Berkeley
e ironiche rivisitazioni della storia di Hollywood (la fine della carriera
di John Gilbert, incapace di adeguarsi al sonoro, ha più di un punto
in comune).
Compatto e coerente nel suo programmatico ottimismo dove professionismo,
tenacia e amicizia riescono sempre a vincere le avversità (e che
tonifica anche "ideologicamente" il vitalismo interpretativo
di Kelly, strabordante di energia e voglia di vivere a ogni passo), il
film firmato a due mani da Donen
e Kelly sa mantenere il tono leggero e affascinante di una satira mai cattiva
e impregnata di buon umore. Ottimi i numeri musicali di Arthur Freed e
Nacio Herb Brown, tra cui spicca l'assolo di Gene Kelly che canta sotto
la pioggia (Singin' in tbe Rain) e il duetto
Would Vou con Debbie
Reynolds (che però in quest'unica canzone è doppiata da Betty
Royce).
Il tema dell'esibizione acrobatica di Donald O'Connor
Make 'Em Laugh
(che in italiano è tradotta
Ma che fa) è in realtà
"plagiata" dalla canzone di Cole Porter
Be a Clow (dal
Pirata
di Minnelli). Citazione speciale per le gambe di Cyd Charisse nell'unico
numero "modernista" del film (Broadwav Melodies). Una
curiosità della versione originale: nelle sequenze in cui Kathy
Selden (cioè la Revnolds) doppia i dialoghi cinematografici di Lina
Lamont (cioè la Hagen), è in realtà Jean Hagen che
doppia Debbie Reynolds che la sta doppiando. |