Il bel matrimonio
(Le beau mariage)
Eric Rohmer -
Francia 1982 - 1h 37' |
6 commedie e
proverbi, n° 2 |
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Premio per la miglior interpretazione (BÈATRICE
ROMAND) |
Sabine
(Béatrice Romand), studentessa e antiquaria part-time, si mette in testa
di sposarsi e corteggia goffamente un avvocato (André Dussolier) che non
vuole saperne di lei. Dalla serie COMÉDIES ET
PROVERBES, una storia garbata e ironica, tutta puntata sui
dialoghi, dove la macchina da presa non inquadra mai chi parla, ma gli
interlocutori. Felice mescolanza di immagini a 16mm negli esterni e a 35mm
negli interni. |
Dizionario dei film
– a cura di Paolo Mereghetti
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Film
condotto con l’abituale garbo e humour che connotano la nuova serie dei
film rohmeriani COMMEDIES ET PROVERBES. Ma il
tono di commedia o non inganni: i personaggi sono condotti con mano ferma
in una sorta di gioco a incastri costruito con
perfezione geometrica.
Forse è quasi un balletto ricco di pause e riflessioni. Riflessioni
sull’amore, sul matrimonio o, insomma le solite del cinema di
Rohmer, qui
animate da un tono di fine umorismo alla Marivaux. Tutto il film si in
centra sul personaggio di Sabine, interpretato da un’attrice rohmeriana,
Béatrice Romand –
Il ginocchio di Claire
(1970) e
L’amore il pomeriggio (1972) - che con questo film ha vinto il
premio per la miglior interpretazione femminile a Venezia nel 1982.
Giovane, indipendente, decide di cambiare la propria vita, intestardendosi
nel progetto matrimoniale anche quando l’evidenza della realtà è tale da
non consentire speranze. Lo stile di Rohmer sembra perfezionare qui le sue
caratteristiche: ancora una volta la letterarietà dei dialoghi è
sottolineata dal particolare uso del fuori campo (la m.d.p. non inquadra
chi parla ma il suo interlocutore, concentrando cosi l’interesse sul
parlato puro). |
Cristina Bragaglia -
Dizionario Universale del Cinema (a cura di Fernaldo di Giammatteo) |
cinema
invisibile
TORRESINO
ottobre-dicembre 2010