Era
uno dei candidati al Leone d'oro della 53° mostra,
Basquiat, opera
d'esordio di Julian Schnabel, pittore di rango, esponente proprio della
generazione e dell'ambiente
descritti nel film. La
fulgida meteora di Jean Michel Basquiat, artista di colore che stupì
l'America negli anni '80, attraversa quest'opera cinematografica con la
scorrevolezza della divulgazione pittorica e lo snobismo di un cinema dal
look popolar-intellettuale. La simbiosi tra ciò che viene raccontato
e lo stile della narrazione visiva avviene con naturalezza grazie alla
sensibilità estetica di Schnabel
, che sa essere asciutto e convincente
mentre descrive le bizzarrie della pop-art, arrivando a raffigurare con
credibilità filmica Basquit, se stesso e il mitico Andy Warhol,
interpretato col tono giusto tono dall'attore-cantante David Bowie. Aggiungete
l'ottima fotografia di Ron Fortunato ed il patchwork di splendide canzoni
che sigilla la colonna sonora, nonché la tensione vitale di un'arte
che ne illustra un'altra e la distrazione della giuria ci sembra ancora
più clamorosa.
e.l.
speciale
VE - Telechiara, settembre 96
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