da Dizionario dei Film (Morandini) |
New
York, primi anni '90. 56 ore –tre notti e due giorni– nella Via Crucis di
Frank Pierce (Nicolas Cage), paramedico dell'Emergency Medical Service a
Manhattan. Ossessionato dal ricordo della ragazzina Rose, morta nonostante
i suoi sforzi, durante le sue corse in autoambulanza Frank è in compagnia
del cinico Larry (John Goodman), poi del mistico Marcus (il nero Ving
Rhames), infine del reazionario violento Bob (Tom Sizemore). Dal romanzo
Pronto soccorso
di Joe Connelly, sceneggiato da Paul Schrader (Taxi
Driver)
Scorsese ha cavato un film di
grande complessità, dolente e amarissimo, ma non nichilista né disperato,
percorso da una brezza di umorismo macabro. Sullo sfondo di una New York
trasformata in metafora di un inferno realizzato sotto la triplice insegna
di violenza, disgregazione e solitudine, c'è un uso raffinato e inventivo
di luci, suoni, immagini deformate (fotografia di Robert Richardson,
collaboratore di
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omaggio a MARTIN SCORSESE
i giovedì del
cinema
invisibile
TORRESINO
aprile-giugno 2007
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