progetto  pizza piani sequenza

elaborazione delle descrizioni dei piani sequenza  a cura di


  L'infernale Quinlan (The Touch of Evil)

Orson Welles
USA 1958 - 1h 35'
 

sequenza d'apertura: 4' 30"

ambientazione Strade notturne di una cittadina americana alla frontiera col Messico
personaggi Charlton Heston e Janet Leigh si dirigono in macchina verso il confine  (momento conclusivo del piano sequenza è proprio quando lo attraversano)
movimenti macchina La macchina da presa, a mezz'aria, riprende l'auto dall'alto
punto di vista onnisciente - lo sguardo del regista "è sull'azione"
significatività
 (tempo, spazio, diegesi)
la sequenza introduce la coppia Heston-Leigh che dal viaggio di nozze farà da incipit "causale" alla trama del film (i due saranno coinvolti dal malefico intento di Quinlan/Welles attorno cui si svilupperà tutta la storia
segnalazione: Andrea Punzo

 Nodo alla gola - Cocktail pe un cadavere (Rope)

Alfred Hitchcock
USA 1948 - 1h 20'

peculiarità

Tutto il film è girato come un unico piano sequenza!
Per superare il problema tecnico della durata delle singole bobine (circa 10 minuti) Hitchcock usò delle "giunzioni nascoste" facendo inquadrare degli oggetti scuri (il retro della cassapanca o del pianoforte, la schiena di una giacca) e riuscendo così a dissimulare gli stacchi del montaggio.

trama, ambientazione e personaggi Il racconto, tutto in tempo reale (dalle 19.30 alle 21.15), è ambientato nello stesso luogo: l'appartamento dove i due protagonisti Shaw (John Dall) e Philip (Farley Granger), proprio in apertura, commettono un omicidio. Arrivano visite e il cadavere viene nascosto in tutta fretta in una cassapanca, su cui gli assassini apparecchiano un cocktail. Tra gli ospiti il loro prof di filosofia (James Stewart) comincia ad avere dei sospetti...
movimenti macchina e punto di vista La macchina da presa (ad altezza sguardo) spazia da un personaggio all'altro e il punto di vista si identifica di volta in volta con quello dei protagonisti.
significatività
 (tempo, spazio, diegesi)
Lo scorrere del tempo viene cadenzato da fondali di cielo in continuo cambiamento e anche la colonna sonora si adatta alle necessità diegetiche (l'accompagnamento musicale viene dal grammofono o dal pianoforte).

 Il piano sequenza "unico" non è solo un abile virtuosismo tecnico, ma con il suo andamento continuo rafforza il senso claustrofobico del dramma, rivelandosi un ottimo espediente d'atmosfera che tiene inchiodato lo spettatore.

segnalazione: Claudia Casalini

  Arca russa (Russkij Kovcheg)

Aleksandr Sokurov
Russia  2001 - 1h 36'

peculiarità

Un altro film che è un un unico piano sequenza.
Qui non sussistono problemi tecnici relativi alla durata, il film è girato in digitale...

trama, ambientazione e personaggi L'omaggio del regista ad un monumento artistico come il museo dell'Hermitage di San Pietroburgo si concretizza in una visita guidata, per lo spettatore e per un diplomatico dell'ottocento (benevolo spettro del congresso di Vienna) che vediamo attraversare ammirato stanze e corridoi, mentre vengono rivissuti gli ultimi due secoli della storia russa.
A far da guida è un immaginario personaggio contemporaneo...
punto di vista e significatività
 (tempo, spazio, diegesi)
Con lui si identifica la macchina da presa stessa ed è la sua voce che apre e accompagna il viaggio nel tempo storico-artistico magicamente ricostruito: merito delle meraviglie del museo e della affascinante fiction che Sokurov mette in scena.
Lo sguardo del regista, quello del visitatore (e del pubblico), quello della immaginaria guida costruiscono il senso del racconto, sostengono il peso (in una sfaccettata soggettiva) del monumentale piano sequenza.
segnalazione: Andrea Pedna