Che cos'è l'Internationale
Spieltage Spiel? La rivista tedesca
SpielBox organizza ogni anno nell'ultimo weekend di ottobre un meeting
internazionale di 4 giorni dedicato ai board games (giochi da tavolo/di
società), chiamata per brevità
Essen Spiel
dalla città in cui si tiene. È difficile spiegare a un italiano o ad un
pubblico di italiani quel che rappresenti una convention dedicata ai
giochi da tavolo e ancor più cercare di comunicare l'esperienza
straordinaria e sconvolgente rappresentata dalla Essen Spiel 2008. Poiché
però è proprio questo lo scopo che qui ci prefiggiamo cominciamo dalla
definizione di gioco da tavolo, concetto poco chiaro a molti nostri
compatrioti.
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Cos'è un "gioco da tavolo"?
Monopoli,
Risiko e
Scarabeo costituiscono per la maggior parte degli
adulti (ma perfino dei ragazzi) italiani la risposta a tale domanda.
Questa veduta limitata è da attribuirsi in egual misura alla scarsità
delle pubblicazioni in tal senso in area (e soprattutto in lingua) italica
e all'interesse minimo del pubblico (due fenomeni che sono ovviamente
causa e conseguenza l'uno dell'altro). In realtà questi tre titoli, pur
considerati con la bonarietà che si deve ai pionieri di un genere, sono da
tempo fuori dal circuito di chi ha fatto del gioco da tavolo una passione
culturalmente matura, guidata da gusti personali e da mode in continua
evoluzione, come avviene per la letteratura o il cinema.
Con gioco da tavolo
(o board game con un più adatto termine
internazionale) si definisce una vastissima gamma di prodotti delimitati
solo da tre caratteristiche: avere scopo ludico (non sempre
competitivo), prevedere necessariamente interazione con altre persone
(diversamente, ad esempio, da altre forme di intrattenimento quali il
cinema o i videogiochi) ed avere una componente materiale (carte,
tabellone, dadi…, diversamente da videogiochi o giochi di ruolo).
Per dare un'idea della vastissima varietà nel campo si pensi che ad Essen
abbiamo visto un gioco da 0,95 € contenuto in una scatola di 5x3 cm ma
anche giochi con dimensioni 120x45 cm e con prezzi superiori ai 100 €...
Chi gioca ai giochi da tavolo? La domanda in apparenza pleonastica è in
realtà di complicata risposta. In Europa, ma soprattutto in Germania, il
gioco da tavolo è una esperienza ricreativa e intellettiva rivolta in
primo luogo agli adulti. Nella convention di Essen l'età media supera
senza dubbio i 30 anni, anche tenendo conto delle poche centinaia di
bambini (su diverse decine di migliaia di visitatori ogni giorno) che si
affollano negli scarsi stand a loro dedicati. Si raccoglie in queste
occasioni una impressione estremamente positiva sul pubblico dei gamers:
titoli di studio spesso elevati, padronanza omni-diffusa della lingua
inglese, propensione allo scambio culturale ma soprattutto desiderio di
sfide intellettuali. In particolare nell'ultimo decennio, infatti, il
panorama dei giochi da tavolo ha proposto prodotti sempre più complessi in
termini di:
Temi:
in questi ultimi due anni l'Europa e gli Stati Uniti si sono ad
esempio rivolti con sempre maggiore insistenza al panorama
dell'antica Roma, cui sono stati dedicati diversi titoli tra cui
ricordiamo qui Tribun di Karl-Heinz Schmiel (premiato l'anno
scorso come Spiel der Jahre e che propone quest'anno una nuova e
suggestiva espansione) e Sylla di Dominique Erhard (una delle
star della convention 2008), entrambi con carte, personaggi e
ambienti con nomi in latino e con brevi profili storici degli
elementi evocati.
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Un'espansione di un gioco da
tavolo è costituita da una serie di elementi e di regole
che si integrano col gioco base rendendolo più sviluppato
ma senza costituire un gioco alternativo. Non costituisce
quindi una diversa edizione dello stesso gioco ma un
upgrade non fruibile senza il possesso del gioco base. |
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Componenti: ci sono
esempi di partite con più di 1800 tra carte, pedine, segnalini,
gettoni utilizzati (per fare un paragone, Risiko utilizza tra i
100 e i 300 pezzi in totale tra carte e i tipici carri armati)
con problemi anche materiali di spazi di gioco domestici. |
Durata:
una partita tra “principianti” di alcuni dei titoli di punta può
durare tranquillamente più di 4 ore e solo la maggiore
elasticità e confidenza dei gamers esperti riduce il tempo di
gioco ad un paio d'ore (decisamente più realizzabile e
divertente). |
Regole:
non solo le dimensioni dei manuali superano spesso le 25 pagine
(formato A4, più di molte istruzioni di prodotti tecnologici) e
talvolta le 50, ma la complessità è tale che chi non abbia
dimestichezza con un'esperienza ludica “seria” può trovare
alcuni dei titoli più complessi assolutamente inavvicinabili
senza una guida “umana”. |
Tutto ciò, come è
facilmente intuibile, fa sì che alle convention ci si trovi in un ambiente
estremamente stimolante, dove ognuno, che sia gestore di uno stand o
semplice spettatore, è ansioso di aiutare l'altro a cogliere quanto più
possibile del gioco di cui si parla o che si gioca.
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La convention di
Essen
Essen rappresenta il
non plus ultra dell'industria internazionale del gioco: con 44100 mq di
esposizione e circa 140000 spettatori in 4 giorni, è una esperienza di
altissimo interesse, che non per niente si tiene da anni ad Essen, città
della Cultura per il 2010 e ricca di attività museali, letterarie e
musicali. Nei suoi ampi capannoni (di cui alcuni separati dedicati a
fumetti, giochi di ruolo, giochi di carte collezionabili e miniature) si
alternano stand di presentazioni di giochi (di ditte famose anche in
Italia come la Ravensburger o la Kosmos ma anche dei giganti
americani come la Fantasy Flight Games o la Phalanx Games).
Ce n'è per tutti i
gusti, da grandi prodotti di massa a nicchie per clienti danarosi, come il
nuovo
White Elephant
di Czarnè, gioco di logica (nessun elemento casuale) in legno e metallo,
di raffinata fattura ma dal costo non molto accessibile di 129 €.
Molto interessante è anche il rapporto del pubblico con i designer dei
giochi, famosi (a ragione) quanto le loro opere, come succede con i
registi dei film e gli autori dei libri. Riconosciuti a vista, alcuni (primus
inter pares
Reiner Knizia) sono delle vere star, ma non mancano mai di
fermarsi a chiacchierare con i loro internazionali fan.
L'edizione 2008 ha visto molte importanti novità tra cui citiamo alcuni
titoli (con scelta assolutamente personale). Ulteriori informazioni sono
facilmente reperibili sui siti dei produttori o con semplici ricerche in
Google.
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Un'espansione
(Im Wandel der Jahreszeiten) di
Agricola
di Uwe Rosenberg per Lookout Games, vincitore dello Deutscher
Spiele Preis 2008: tema “povero” (ogni giocatore è un
agricoltore con una moglie e un podere!) ma strategie complesse.
Grafica forse un po' troppo sacrificata, come spesso accade ai
giochi di area tedesca. |
Im
Schutze der Burg
di
Inka e Markus Brand per The Game Master, disponibile anche in
Inglese, Olandese e Francese, di altissima qualità grafica,
privo di componenti casuali, permette ai giocatori di cimentarsi
nel diventare il miglior costruttore nel cantiere del castello,
scegliendo le proprie carte saggiamente e cercando di indovinare
quali saranno giocate dagli altri, sempre con un occhio alla
propria scorta di materiali da costruzione, al proprio oro e,
per vincere, ai punti vittoria. |
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Touch of
Evil
di Jason Hill per Flying Frog Productions, gioco competitivo
oppure no! Infatti i giocatori possono scegliere di giocare uno
contro l'altro o affrontare il gioco (meccanismo sulle prime
impensabile ma ormai diffuso in numerosi titoli, realizzato
attraverso carte pescate ogni turno) in una ambientazione horror
che spazia da Dracula a Il mistero di Sleepy Hollow.
Piacevole sorpresa per gli acquirenti è stata il trovare nella
scatola anche un cd con musiche a tema realizzate appositamente
dall'artista statunitense Mary Beth Magallanes per fornire un
sottofondo musicale alle sessioni di gioco tra amici. |
Jamaica di Bruno Cathala, Malcom Braff e
Sébastien Pauchon per Pro Ludo, gioco veloce, leggero e
divertente in cui fino a 6 pirati si affrontano in una gara
attorno all'isola con arrivo a Port Royal, raccogliendo oro e
cibo e cannoneggiandosi, assaltandosi e superandosi nel
tentativo di diventare il miglior pirata. Il gioco consiste
nello scegliere ogni turno la carta più adatta tra le tre
pescate facendo i conti con le scelte del Capitano di turno, che
tira i dadi... |
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In definitiva,
l'esperienza è unica al mondo (come detto Essen Spiel non ha eguali per
dimensioni e importanza, nemmeno oltre oceano) e assolutamente piacevole,
sia per i prodotti in sé (alcuni unici, altri con componenti promozionali
esclusive, altri ancora semplicemente in grande sconto), ma prima di tutto
per l'inebriante atmosfera di condivisione e divertimento intelligente,
cosa che l'Italia della tv commerciale, dei videogiochi in ogni casa (e
cellulare) e dei libri sempre meno letti fornisce sempre più di rado.
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