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settembre
2007

trimestrale di cinema, cultura e altro...

n° 20
Reg.1757 (PD 20/08/01)

pag. 6

Malinconica e suadente, intrisa di tristezza e pulsante di brio. Il concerto di Mafalda Arnauth consolida e ravviva  la tradizione del fado portoghese, un genere che può non sempre entusiasmare da disco, ma che dal vivo, nell'esibizione di Mafalda riesce indubbiamente a catturare... È quanto è accaduto a Padova, all'Mpx, nella serata del 26 giugno: l'Arnauth ha poco più di trent'anni (è nata a Lisbona il 4 ottobre 1974) e vanta cinque album pubblicati, tutti contrassegnati da riconoscimenti internazionali e dal successo, ma il rapporto dal vivo con il pubblico è il suo vero asso nella manica, grazie ad una tensione musicale di forte comunicatività e ad una capacità espressiva sempre affascinante, anche per merito del virtuosismo dei chitarristi di supporto. Il nuovo spettacolo, Diario, arricchito da sonorità sudamericane e rivisitazioni di brani celebri, ha tenuto bancoa con una scorrevolezza  sonoro ed un trasporto interpretativo sempre accattivanti. Anche chi non conosceva l'appassionata musicalità del fado non ha potuto non esesre almeno un po' contagiato dall'entusiasmto dei tanti estimatori accorsi ad applaudire la loro beniamina.
                                                                                                                                                                              e.l.