I
vestiti nuovi dell'Imperatore
(The Emperor's New Clothes) |
da La Repubblica (Roberto Nepoti)
Incarnato Si parte con un'ipotesi (fanta)storica. In esilio a Sant'Elena da sei anni, Napoleone prepara il suo trionfale ritorno a Parigi. Il grande condottiero salpa dall'isola diretto in Francia sotto la falsa identità del marinaio Eugène Lenormand; mentre il vero Lenormand si risveglia a Sant'Elena nel letto imperiale, come in una scena della "Vita è sogno". A questo punto entriamo nella commedia degli equivoci. Da una parte, la nave cambia rotta, cosicché il vero Napoleone non può raggiungere la capitale in tempo per la sollevazione dei suoi fedeli; dall'altra il falso imperatore, uomo sempliciotto e zotico, pretende di sostituire a tutti gli effetti l'illustre sosia. Il resto è apologo. Raggiunta Parigi con mezzi di fortuna, Napoleone si ritrova isolato. Tra lui e una giovane vedova, venditrice di cocomeri, nasce l'amore. il condottiero Bonaparte ne trarrà un salutare lezione sulla portata effimera della gloria mondana, paragonata al valore autentico dei sentimenti. Un film dalle molteplici letture: d'altronde il mondo non è forse pieno di matti che credono di essere Napoleone? Adattamento del libro di Simone Leys "La morte di Napoleone", più che un film di regia I vestiti nuovi dell'imperatore è un film di produttore e d'attore. Il produttore Uberto Pasolini (The Full Monty) si è innamorato del soggetto e ha deciso di realizzarlo a tutti i costi. Quanto all'attore, solo un interprete del calibro di Ian Holm dispone del carisma necessario per rendere molto piacevole la bizzarra storia, prestando una sola faccia a due personaggi antitetici. Attori anglosassoni, troupe italiana, ambientazioni europee più o meno truccate (Torino fa da "controfigura" a Parigi; Maltalo è per l'isola di Sant'Elena): I vestiti nuovi dell'imperatore è un prodotto cosmopolita, ma con una sua unità di fondo. Allo stesso modo, riesce a conservare un'omogeneità drammaturgica pur coniugando una quantità di generi diversi sotto lo stesso titolo, dal film storico alla commedia, non tralasciando il congruo spazio per un'imprevista love-story.
LUX-TORRESINO gennaio 2002