La donna che visse due
volte (Vertigo)
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da Film Tv (Emanuela Martini) |
Quarant'anni e, certamente, non li dimostra: non solo grazie al restauro visivo e sonoro curato da Robert Harris e James Katz, ma soprattutto grazie al genio intramontabile di Hitchcock, che girò nel 1957 un thriller stretto nelle volute misteriose dell'inconscio. Sembra che a metà degli anni '50 Hitchcock si conceda il più estremo dei suoi incubi amorosi, radicalizzando quella dinamica sadomasochista tra un eroe fascinoso e perverso e un'eroina che ha guidato tutti i suoi incubi. Vertigo è un mélo esplicito e angosciante, tutto giocato su un'impossibilità amorosa elevata a filosofia di vita e su un rapporto uomo/donna di inaudita violenza. Kim Novak, innaturalmente sofisticata, trova la parte della su vita; e James Stewart ribalta l'americano tranquillo in un vortice ossessivo. Avvolgente come la spirale inventata per i titoli di testa da Saul Bass, il fascino di Vertigo sopravvive a infinite visioni. Da non perdere. |