Conosciuto per due operine assai amabili, Once e Tutto può cambiare, l'irlandese John Carney torna con un film che dovrebbe costituire materia obbligatoria d'insegnamento in tutte le scuole di cinema, alla voce 'commedia sentimentale'. (...) Come nei due film citati, Sing Street fa della musica un personaggio altrettanto importante di quelli in carne e ossa: le scene musicali, in altre parole, non costituiscono intermezzi ma parti dell'azione. Non solo la colonna musicale è magistrale; il film si distingue anche per l'ambientazione dublinese e fa affiorare poco a poco, sotto lo strato del racconto di formazione per teenager, una generosa dose di poesia. |
Roberto Nepoti - La Repubblica |
A otto anni dal delizioso Once, dopo diversi altri titoli e una deviazione meno felice negli Stati Uniti con il dolciastro Tutto può cambiare, l'irlandese John Carney (...), torna alla sua forma migliore con un film, Sing Street, che attinge a piene mani ai suoi ricordi personali (...). Non senza rileggerli col senno di poi, facendo delle avventure del 15enne Conor, arietta fragile ma determinazione a prova di bomba, una specie di precipitato ideale di tutto ciò che chiunque di noi ha vissuto, o meglio avrebbe voluto vivere a quell'età. Attenzione però: Carney non fa sconti a nessuno, tantomeno imbelletta il passato. In compenso regala al suo protagonista/alter ego una consapevolezza, una fiducia in se stesso e una capacità di assorbire i colpi piuttosto rare alla sua età. Anche se ha l'intelligenza, e l'eleganza, di svelare il trucco. (...) non è necessario essere cresciuti con i Duran Duran, i Cure o gli Spandau Ballet per immergersi in questa fiaba realistica e qua e là fin troppo scritta, come capita ai film anglosassoni, ma piena di grazia e ottimismo. |
Fabio Ferzetti - Il Messaggero |
promo |
Dublino, anni Ottanta. Per sedurre una ragazza carina incontrata fuori dalla sua scuola, Cosmo le fa credere di avere un gruppo musicale e le chiede di apparire in un videoclip della band. Quello che sembrava un progetto strambo diventa per Conor una grande passione, che lo aiuterà ad evadere dalla sua complicata situazione familiare. la Dublino di 30 anni or sono è raccontata con immagini "affettuose" e coinvolgenti immagini e la colonna musicale è magistrale: un film che e canta e incanta, con accordi drammaturgici indovinati e uno spartito umano semplice e profondo. |
LUX
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dicembre 2016 |