Sideways - In viaggio con Jack
Alexander Payne - USA 2004 - 2h 3'


migliore sceneggiatura non originale (JIM TAYLOR - ALEXANDER PAYNE)


sito ufficiale

da La Repubblica (Roberto Nepoti)

     Miles è depresso: insegna senza passione, non ha superato il divorzio, il suo romanzo resta nel cassetto. Jack sta per sposarsi; è un ex-attore che presta la voce alla pubblicità. Sono entrambi in piena crisi esistenziale. Per dire addio al celibato di Jack, i due amici percorrono la strada dei vini in California, degustando cabernet e pinot; frattanto, comincia il ballo dei rimpianti, delle frustrazioni e dei rimorsi. Quando incontrano due donne, l'una sommelier l'altra cameriera, entrambi vedono balenare una fragile opportunità di ricominciare. Chi ricorda A proposito di Schmidt con Jack Nicholson, sa che Alexander Payne film successivo in archivio varia su un repertorio ricorrente: personaggi in crisi (là dei sessanta, qui della quarantina), tipi umani dalla marginalità pienamente assunta, struttura narrativa del road-movie, in passato un po' abusata ma che il regista rinnova tingendola di un'inedita malinconia. Candidato a cinque Oscar in categorie importanti (tra cui miglior film e miglior regista), Sideways è una tragicommedia un po' sopravvalutata, però dai molti piccoli pregi. A partire dalla metafora del vino: con cui Miles, manipolatore di parole, comunica agli altri uno stato di malessere che si vergognerebbe di esprimere in forma più diretta. Molto riuscito anche l'impasto di tenerezza e umanità, ironia e cinismo con cui il film osserva i suoi personaggi. Ma che, purtroppo, si va perdendo in una seconda parte più compiacente, nello sforzo di accontentare tutti.

LUX - marzo 2005
TORRESINO - aprile 2005