Il segreto del suo volto (Phoenix)
Christian Petzold
- Germania 2014 - 1h 38’


   Ci sono dei film che finiscono per essere più interessanti per le suggestioni che lasciano nello spettatore che per la storia che raccontano, perché capaci di offrire spunti di riflessione che vanno al di là della loro semplice invenzione narrativa. Proprio come è il caso di Il segreto del suo volto del tedesco Christian Petzoldfilm precedente in archivio, capace di far venire in superficie una serie di temi che ruotano intorno alla «cattiva» memoria dei suoi connazionali. (...) Troppi salti logici, troppi punti oscuri che non vengono chiariti, a cominciare dal ruolo di Lene, troppo remissiva di fronte alla decisione di Nelly, per continuare con la protervia di Johnny che sembra far di tutto per non accorgersi che la Nelly di oggi e quella di ieri sono la stessa persona. Eppure è proprio questa specie di «negazionismo» logico a fare l'interesse del film, perché dà una forma cinematografica a quella voglia di dimenticare che la Germania ha coltivato per tanto tempo. (...) Forse solo Kluge aveva affrontato con altrettanta chiarezza (ma con più stringente analisi) questa svoglia di smemoratezza nazionale, che trasforma un giallo con qualche illogicità in un piccolo trattato di sociologia collettiva.

Paolo Mereghetti - Il Corriere della Sera

   Lontanamente ispirato a un romanzo di Hubert Monteilhet, Le ceneri della defunta, già adattato in tutt'altra chiave nel '65 da J.L. Thompson (Dimensione della paura, con Maximilian Schell e Samantha Eggar), Phoenix - Il segreto del suo volto (...) traduce nel linguaggio del noir (e del mélo) il tema cruciale e poco frequentato del 'dopo'. Cosa è successo in Germania, dopo la guerra? Come sono potuti tornare a convivere i sopravvissuti e gli indifferenti, o peggio i complici della Shoah? Che percorso hanno dovuto compiere per trovare una possibile idea di futuro? Classe 1960, talento ruvido e rigoroso, Petzold sospende questa domanda senza risposta nel gelo del duello tra due persone, Nelly e il marito, che negano entrambe la realtà anche se per ragioni opposte. Soffocando i sentimenti che erompono in due scene chiave non a caso musicali. (...) Raramente un tedesco ha affrontato in modo più diretto questioni così scottanti e ancora attuali. Anche se pochi, oggi, hanno voglia di sentirne parlare..

Fabio Ferzetti - Il Messaggero

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Germania, giugno 1945. Nelly Lenz è una sopravvissuta ad Auschwitz che ha subito ferite gravi ed è sfigurata in volto. Lene Winter, che lavora per l'Agenzia Ebraica, decide di riportare Nelly a Berlino per farla sottoporre a un intervento chirurgico di ricostruzione facciale. Nella città tedesca, la sopravvissuta ritrova anche l'amato marito Johnny, che però non la riconosce... Costruito su forti contrasti di luci e ombre e su interpretazioni esemplari, il film lavora mirabilmente sugli scottanti temi dell'identità, del corpo "manipolato", racconta la difficoltà di un popolo di guardare in faccia gli spaventosi fantasmi del passato, di perdonare e soprattutto di farsi perdonare.


cinélite giardino BARBARIGO: giugno-agosto 2015