Nel 1981 undici detenuti irlandesi affiliati all'IRA morirono nelle prigioni inglesi per le conseguenze di uno sciopero della fame di protesta contro il regime carcerario. Partendo da questo fatto di cronaca, l'esordiente regista irlandese, che ha scritto la sceneggiatura con il più famoso Jim Sheridan (quello di Nel nome del padre), sceglie di spostare l'attenzione dal politico al privato, raccontando tutta la storia nell'ottica di due madri, Kathleen (Helen Mirren) e Annie (Fionnula Flanagan)...

Il film non sta completamente dalla parte dell'IRA, lascia spazio alla conoscenza che lo spettatore già possiede circa un fenomeno così complesso e contraddittorio [...] Sta piuttosto dalla parte delle madri, sia nel primo momento in cui Kathleen condanna il gesto del figlio ("Un uomo è stato ucciso: era figlio di una madre, come tu sei il mio"); sia in quello successivo in cui, puntualmente accompagnata da un rombo incalzante di tamburi (sempre rigorosamente sobrio e ben lontano da ogni intento retorico) ella sia fa dapprima involontariamente e poi consapevolmente portavoce delle sue idee, infine nella scelta finale [...] A guadagnarci, attraverso questa inedita prospettiva, sono gli stessi combattenti dell'IRA, né completamente eroi e neppure solamente terroristi, piuttosto uomini fragili e duri nello stesso tempo. Uomini che hanno un nome, un cognome e una data di morte...