Ci sono ancora film che non sono quello che sembrano. E lasciateci aggiungere: per fortuna. Sono più complicati, o più semplici, ma soprattutto più ambigui di come appaiono. Non si limitano a raccontare una storia, ma «si interessano (ci interessano) a ciò che quella storia racconta», per citare la formula con cui il protagonista di Sarà il mio tipo? (...) cerca di spiegare la bellezza dei romanzi di Zola alla sua fidanzata. A prima vista infatti quello di Belvaux sembra il classico film che sta in poche righe (...). Ma le cose (...) molto più complicate. E lo spettatore si trova presto nella stessa posizione, disagevole e insieme seducente, in cui Belvaux mette i suoi personaggi. (...) Belvaux si guarda bene dal giudicare i suoi personaggi o dal dire l'ultima parola. Si limita ad accompagnarli fino in fondo ai loro slanci e alle loro illusioni, registrando gli inevitabili passi falsi con una lucidità sempre carica di simpatia, malgrado tutto, che ci fa vivere e soffrire con Clément e con Jennifer per tutto il film, capendo perfettamente le ragioni dell'uno e dell'altro. Anche se sappiamo subito, di qui una certa 'suspense', che su quei due personaggi incombe un destino non facile. (...) due attori stupefacenti per finezza, immediatezza e adesione fisica ai loro personaggi, Loïc Corbery della Comédie Française e la radiosa, travolgente Émilie Dequenne scoperta in Rosetta dei fratelli Dardenne, che qui torna con un personaggio degno di entrare nell'affollata galleria delle grandi figure femminili del cinema francese, anzi francofono (Belvaux è belga). Philippe Vilain, autore del romanzo da cui è tratto il film (Gremese), può essere felice, Belvaux ha dato alle sue parole e alle sue idee un'evidenza fisica che inchioda, dalla prima all'ultima scena. |
Fabio Ferzetti - Il Messaggero |
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Clément, giovane professore di filosofia a Parigi, riceve l'incarico di andare a insegnare per un anno ad Arras. Lontano da Parigi, Clément non sa come occupare il suo tempo libero fino a quando incontra Jennifer, una deliziosa parrucchiera, con cui inizia una relazione sentimentale. I due, però, non potrebbero essere più diversi: lui vive secondo i dettami di Kant e Proust, lei legge romanzi leggeri e riviste di colore e adora passare le serate al karaoke con le amiche... Intelligente e garbata commedia sentimentale francese, un piccolo capolavoro dolceamaro di psicologia e umorismo: un mix aggiornato di commedia sofisticata, musical e 'amour fou' costruito su dialoghi scintillanti, una coppia di magnifici attori e un finale sorprendente. |