Con alle spalle apprezzate
esperienze di documentarista, la giovane regista indiana
Mira Nair
gioca la carta della fiction nel cuore della
Bombay che conosce e che ama; quella dei ragazzi che
vivono sulla strada la loro adolescenza, forti di un
cinismo solo apparente e segnati più dalla speranza di
un avvenire in sboccio che dallo squallore del mondo che
li circonda. Droga, violenza e prostituzione sembrano
talvolta rarefarsi nell'ingenuo caracollare di questi
piccoli venditori di the che incarnano la semplicità e
l'intraprendenza della povera gente e che animano il
cinema indiano di un'originale vena neorealista.
e.l. -
quaderno AGISCUOLA
1992
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