La rabbia giovane (Badlands)
Terrence Malick - USA 1973 - 1h 35'

da Il Dizionario dei film (a cura di Paolo Mereghetti)

     Dopo aver ucciso il padre della sua ragazza, Holly (Sissy Spacek), l'ex spazzino Kit Carruthers (Martin Sheen) fugge con lei attraversando Sud Dakota e Montana lasciandosi dietro una scia di sangue. La passione tra i due (25 e 15 anni, rispettivamente), se mai c'è stata, finisce in fretta: Holly assiste agli omicidi con un misto di sbigottimento e indifferenza; Kit, per conto suo, uccide senza odio e, per quanto si atteggi a James Dean, ostenta buone maniere e idee conformiste.
Primo dei due film girati da Malick, allora noto solo come sceneggiatore di
Per una manciata di soldi. La scelta di ambientare un noir negli spazi sconfinati delle badiand è di per sé vincente, ma la forza di Malick film successivo in archivio (che ha scritto la storia ispirandosi a un fatto di cronaca, il caso Starweather-Fugate) risiede soprattutto nell'alternare distanza e partecipazione emotiva: la violenza (dal padre di Holly che le uccide il cane per punizione, agli inutili omicidi di Kit) è filmata senza nessuna adesione emotiva ma raccontata con un senso dell'assurdo che elimina qualsiasi compiacimento cosi come manca, nei personaggi, ogni traccia di facile ribellismo. L'uso della voce off di Holly, che racconta la storia leggendo passi del suo diario, tende ad avvolgere gli eventi di un alone favolistico e permette al regista di giocare con i cliché di quella cultura americana - da Grant Wood a Norman Rockwell - che descrive la provincia come «un paradiso perduto (o sonnolento) che rifiuterebbe la violenza». L'ironia, il surrealismo sottotono, l'assoluta mancanza di retorica ne fanno uno dei film più insoliti e preziosi del cinema americano.

videoMALICK -  lunedì del  LUX   ottobre-dicembre 2004