Pranzo di Natale (La buche)
Danièle Thompson
- Francia 2000 - 1h 46'

da Film Tv (Aldo Fittante)

        Colorata, festosa frizzante nei dialoghi e nel ritmo, ecco una commedia che sarebbe piaciuta a Claude Sautet. Parla - con leggerezza e umorismo - delle "cose semplici" della vita, di illusioni e di morte, di malattie del fisico e di disagi psicologici. Una famiglia borghese come tante, di tradizione musicale, molte sorelle e pochi uomini, perché questo è un film di donne diretto da una donna che scrive copioni da quarant'anni e che qui esordisce dietro la macchina da presa divertendosi a smontare il "giocattolo Natale" con battute velenose, tacchini esagerati (la ricetta é sui titoli di coda), e una "depressione ostile" che costringe Emanuelle Bèart a servirsi di maniere antipatiche, Sabine Azema a cantare in russo, Francoise Fabian a mostrare con orgoglio le rughe e Charlotte Gainsbourg a esprimersi come un hooligan («Scopava come un calciatore: diritto in porta e senza mani»). Attrici bravissime tra cui non sfigura il giovane Thompson, figlio (nella vita) della regista e co-autore dello script; e (nella finzione) di una storia d'amore vissuta in divertita clandestinità.

da La Repubblica (Roberto Nepoti)

        Dopo il funerale del compagno di mamma, separata da decenni, le tre sorelle Louba (Sabine Azéma), Sonia (Emmanuelle Béart) e Milla (Charlotte Gainsbourg) si danno da fare per preparare il cenone natalizio. Ci sarà o non ci sarà quel vecchio porco di papà (Claude Rich), che nasconde nella foresteria di casa sua un figlio illegittimo, separato anche lui e con una bambina di cinque anni? Tutti hanno qualcosa da nascondere; tutti soffrono di depressione aggressiva. Tutti hanno una vita sentimentale sinistrata: Louba, energica cantante in lingua nei ristoranti russi, intrattiene una vecchissima relazione con un uomo sposato e ora aspetta un bambino; l’apparentemente perfetta Sonia sta per lasciare il marito, che la tradisce; in segno di spregio, Milla si diverte a spaventare i giovanotti. Segreti e bugie di famiglia, insomma, per un Pranzo di Natale in salsa francese che annuncia festività deliziosamente amorali. Raccontando personaggi fragili e imperfetti, la debuttante (ma figlia d’arte — suo padre è il regista Gérard Oury — e autrice di numerose sceneggiature) Danièle Thompson mette in scena una cronaca familiare tutt’altro che convenzionale, intelligente amara e ben scritta da lei stessa assieme al figlio Christopher. Alcune battute di dialogo sono memorabili («ha il naso da antisemita» dice Rich di un consuocero che gli sta antipatico); nessun personaggio è completamente positivo o completamente negativo, come nella realtà; tutti finiscono per conquistarsi la nostra simpatia. La posizione scelta dalla Thompson è ammirevole per l’equidistanza quasi perfetta che riesce a tenere tra la compiacenza da una parte, il cinismo dall’altra... La regista si mette al servizio del formidabile cast di cui dispone: tre sorelle che rappresentano il meglio sulla piazza francese, più due vecchi leoni (oltre a Rich, c’è Françoise Fabian) che non sembrano neppure recitare, ma vivere. Particolarmente velenosa, date le situazioni dei personaggi, l’atmosfera festiva di Parigi è sottolineata ironicamente dalla voce di Dean Martin, che snocciola tutto il suo repertorio di melodie natalizie.

TORRESINO - febbraio 2001

promo

Ispirandosi al modello della commedia sentimentale hollywoodiana, la Thompson firma un film svelto e grazioso. Il pranzo di famiglia che riunisce tre sorelle di contagiosa simpatia è anche l'occasione per vedere insieme tre attrici straordinarie come Sabine Azema, Francoise Fabian, Charlotte Gainsbourg. Assieme a Il gusto degli altri la vera sorpresa del cinema francese!