I rassegna PLAYBILL
(Mikado-L'Unità-Telepiù)


Lo schermo velato
(The Celluloid Closet)
Rob Epstein e Jeffrey Friedman - USA 1995 - 1h 42'
L'altra faccia del cinema gay, quella marginale, intrecciata nelle grandi storie classiche hollywoodiane, ma censurata per anni dal perbenismo dei taycoon, dall'intransigenza del codice Hays, da una visione ristretta del "political correct". Sequenze inedite da oltre 100 pellicole (Spartacus, Gioventù bruciata, Rebecca...), interviste con attori e registi, un divertito film-collage, un verace documento su una realtà scomoda per il buonismo spicciolo del sogno americano.

Le persone normali non hanno niente di eccezionale
(Les gens normaux n'ont rien d'exceptionnel)
Laurence Ferreira-Barbosa - Francia 1995 - 1h 43'
La quiete di un ospedale psichiatrico: luogo ideale per ritrovare se stessi dopo una delusione sentimentale e un incidente d'auto. Ma l'esistenza di Martine (Valeria Bruni Tedeschi) è destinata ad una travolgente esperienza...

September Songs: La musica di Kurt Weill
(September Songs: The Music of Kurt Weill)

Larry Weinstein - Canada 1995 - 1h 29'
Scoprire la musica di Kurt Weill è anche scoprire le radici della musica rock. Nel tributo cinematografico di Larry Weinstein, realizzato con la collaborazione di Hal Willner, compaiono a pieno diritto Elvis Costello, Nick Cave, Lou Reed. Davvero emozionante il finale con la voce e i piano di Weill che si amalgamano in crescendo con il basso di Charlie Haden. Quasi un musical di frammenti sonori e vitalità creativa.

I fratelli Skladanowsky
(Die gerbruder Skladanowsky)

Wim Wenders (con gli studenti della scuola di cinema e televisione di Monaco) - Germania 1996 - 1h 16'
Ancora un film-collage, a documentare stavolta le origini del cinema berlinese, tra illusionismo e poesia, pressappochismo tecnico ed avanguardismo entusiasta. Un affettuoso ricordo per i precursori Emil e Max Skladanowsky e per il proiettore Bioscop, uno degli oggetti mitici de cinema delle origini.

Irma Vep
Olivier Assayas - Francia 1996 - 1h 38'
Finzione e realtà di nuovo a confronto, un gioco cinematografico che parte dal remake de
I vampiri (Louis Feuillade - 1915) e si sviluppa attorno alla personalità di Maggie, star di Hong Kong, in transito per Parigi e "di passaggio" anche sul set del film: quello della finzione che si trascina, irrisolto, nella frenesia delle riprese (il regista ha il volto di Jean Pierre Léaud), quello compiuto (sotto la direzione estraniante di Assayas) che sfrutta la breve disponibilità dell'attrice Maggie Cheung per un saggio su materia e forma del cinema moderno, che viene da Hong Kong, passa per Parigi, ma ha destinazione New York.

Lontano da Dio e dagli uomini
(Few of Us)

Sharunas Bartas - Lituania 1996 - 1h 45'
Non c'è sole nel grigiore esistenziale del mondo stranito e misterioso che una giovane donna attraversa come un estraneo assoluto, ignorata dalla fredda indifferenza della natura, respinta brutalmente dall'ostile incomunicabilità degli abitanti. Un film iniziatico, di struggente bellezza. Un cinema di sguardi, silenzioso e profondo: i sottotitoli non servono.

Madame Butterfly
Fréderic Mitterand - Francia - 1996 - 2h 9'
Un capitolo nuovo e affascinante nella storia delle trasposizioni cinematografiche di opere liriche. La bellezza del paesaggio e la cura di costumi e scenografie arricchiscono a pieno schermo l'opera di Puccini: una geisha quindicenne sposata ad un affascinante ufficiale della marina americana, l'orgogliosa tradizione giapponese e il peso sociale di culture diverse, un amore intenso e tragico.

Cold Comfort Farm
John Schlesinger - Gran Bretagna 1996 - 1h 35'
Inghilterra, anni '30. La fattoria dove si rifugia Flora, rimasta orfana e in povertà è un curioso aggregato familiare dove l'anziana matriarca Ada fa sentire la sua forte personalità. L'arrivo di Flora ha la freschezza della sua età e del suo animo indomito: la sua presenza segnerà indissolubilmente il destino di Cold Comfort Farm.

e.l. LUX - Playbill in V.O.S. ottobre/dicembre 96