"E' un film non d'amore ma sull'amore.
Nei film che ho fatto finora c'erano storie d'amore come supporto ad
altre situazioni e già da tre anni mi ero messo in testa di fare invece
un film tutto sull'amore... Che è un film fantascientifico, perché non
solo i protagonisti parlano di sentimenti, ma tutti gli altri, anche
le comparse, anche chi passa per caso in un'inquadratura". Fino
a quanto il sottile gioco amoroso di Massimo Troisi in Pensavo fosse amore invece era un calesse riesce
a coinvolgere, oltre ai suoi caratteristi, anche il pubblico? Una volta
tanto il cinema dell'autore napoletano si fa meno bozzettistico e dispersivo,
anche se il film convince meno quando il gioco verbale non fa da mattatore.
Per questo Troisi ha voluto accanto a sé un'attrice emergente come Francesca
Neri che sa tenergli testa disinvolta e con la quale riesce ad instaurare
un dialogo sentimentale sempre serrato e frizzante. ![]() e.l. pieghevole LUX marzo-maggio 1992 |