Ora o mai
più |
da Film Tv (Aldo Fittante) |
Dopo il fiume di immagini vere partorite dal G8 del 20 luglio 2001, ecco - sui fatti e fattacci - il primo lungometraggio di finzione a firma Lucio Pellegrini, uno che ha cominciato con la commedia e che qui vira a 360°, pur mantenendo tratti alla Virzì nelle dinamiche tra i personaggi e nella quotidianità reinventata dei centri sociali. Gruppo di giovani in un interno e nel loro esterno, che cercano di rilanciare le utopie, rincorrendo altri mondi possibili e rapporti quanto meno diversificati. Materia che scotta solo a toccarla, difficile da riportare in ambito "fiction". Tra l'altro, Pellegrini non poteva ricostruire le spaventose contraddizioni consumatesi a Genova, perché già setacciate e vivisezionate come mai era successo in passato a un qualsiasi altro evento. Malgrado le difficoltà e le acerbità di alcuni attori, qualche scivolata nello stereotipo e nel cliché del prototipo no-global, il film regge e comunica sensazioni forti. Soprattutto là, dove le migliaia di telecamere e telecamerine non erano arrivate, e dunque nel triste lager di Bolzaneto, dove decine di ragazzi sono stati picchiati e umiliati per giorni, alla faccia della democrazia e dello stato di diritto. Fresca e ingenua come un adolescente che pulsa di futuro, la pellicola indigna e si indigna, svolazza e corre, dentro e fuori gli spazi alternativi. |
i giovedì del
cinema
invisibile
TORRESINO
febbraio-aprile 2004
serata
Doppio spettacolo - stessa emozione