Era dai tempi di Thelma e Louise che un
film americano non scatenava un dibattito così violento. Anche se
la pellicola in questione è l'antitesi esatta della morale femminista
trionfalmente sbandierata dal suo predecessore. [...] La storia raccontata
è quella di Chad (Aaron Eckhart), giovane alto, bello e dal sorriso
irresistibile, e del patetico e bruttino Howard (Matt Nalloy), suo collega
in una megaditta che li manda in trasferta di sei settimane in una sua
lontanissima sede. Un lavoro ingrato. Per ammazzare il tempo i due escogitano
un piano diabolico: sedurre a turno un'indifesa ragazzotta locale ("una
cagna tirata su a pannocchie di mais", spiega Chad), per poi mollarla.
Il motivo: vendicarsi di tutte le donne "stronze e fottute" della
loro vita...
"E' un film acuto e brillante" esulta Time Out
" carico di quell'impeto sociopsicologico ormai in estinzione"...
Il sadico gioco, secondo le femministe "è misoginia alla
stato bestiale"... per Richard Corliss (Time) "Chad
è un anti-umanista più che un sessista, odia gli uomini almeno
quanto le donne"... Al Festival di Sundance, dove ha vinto un
premio, Labute
è stato fischiato e insultato... Intanto in America
ci si interroga come mai proprio le donne, il bersaglio più maltrattato
del film, siano anche il suo pubblico maggiore. |