Nella società degli uomini (In the Company of Men)
Neil Labute - USA 1997 - 1h 35'

opera prima

 

   Era dai tempi di Thelma e Louise che un film americano non scatenava un dibattito così violento. Anche se la pellicola in questione è l'antitesi esatta della morale femminista trionfalmente sbandierata dal suo predecessore. [...] La storia raccontata è quella di Chad (Aaron Eckhart), giovane alto, bello e dal sorriso irresistibile, e del patetico e bruttino Howard (Matt Nalloy), suo collega in una megaditta che li manda in trasferta di sei settimane in una sua lontanissima sede. Un lavoro ingrato. Per ammazzare il tempo i due escogitano un piano diabolico: sedurre a turno un'indifesa ragazzotta locale ("una cagna tirata su a pannocchie di mais", spiega Chad), per poi mollarla. Il motivo: vendicarsi di tutte le donne "stronze e fottute" della loro vita...
"E' un film acuto e brillante" esulta Time Out " carico di quell'impeto sociopsicologico ormai in estinzione"... Il sadico gioco, secondo le femministe "è misoginia alla stato bestiale"... per Richard Corliss (Time) "Chad è un anti-umanista più che un sessista, odia gli uomini almeno quanto le donne"... Al Festival di Sundance, dove ha vinto un premio, Labute
film successivo in archivio è stato fischiato e insultato... Intanto in America ci si interroga come mai proprio le donne, il bersaglio più maltrattato del film, siano anche il suo pubblico maggiore.

Alessandra Farkas – Il Corrire della Sera