Nei panni di una bionda (Switch)
di Blake Edwards - USA 1991 - 1h 46'

  

L'incipit ha il taglio disinibito de I miei problemi con le donne (1983), anche se ben presto il tema rimanda alle atmosfere "trascendenti" de Il paradiso può attendere (pensiamo al remake del 78, firmato Warren Beatty). Poi però quello che predomina è uno strano pastiche, prettamente hollywoodiano, in cui talvolta sembra rispuntare l'acre ironia di S.O.B., ma che col procedere del racconto si stempera in una divertita commedia ove le redini del gioco passano di continuo dalla sorniona regia di Edwards alla sguaiata femminilità di una incontenibile Ellen Barkin. Lei è la reincarnazione coatta di un impenitente dongiovanni, drasticamente giustiziato da tre sue ex amanti, il quale, sulla soglia dell'inferno, ha ottenuto dal Padreterno un'ultima chance: quella di tornare sulla terra alla ricerca di almeno una donna che dimostri per lui affetto anziché odio. La cosa si rivela davvero problematica, anche perché nei panni di una bionda è ormai difficile rimediare il passato. Anzi la nuova "fisicità" non può che introdurre ulteriori complicazioni, proprio nel contatto con il genere maschile... Switch non sfugge ad un ricalco un po' scontato di tanti cliché della commedia degli equivoci, ma va concesso che qui l'equivoco è simpaticamente in linea con il filone dell'ambiguità dei ruoli sessuali su cui il regista di Victor Victoria ama ironizzare. E poi, quel repentino cambio di tono finale, non è forse, tra moralismo e nostalgia, un voler andare ancora una volta contro corrente?

e.l. pieghevole LUX gennaio/febbraio 1992