Prendete il Fu Mattia Pascal di
Luigi Pirandello, rivisitatelo, aggiungete qualche snodo narrativo
tipico di certo cinema indipendente British/American, date il tutto in
mano ad un ottimo cast con a capo lo straordinario Colin Firth e
l’opera prima di Dante Ariola è praticamente pronta. Intendiamoci, il
film è un dramma filosofico/intellettuale riuscito ed interessante per
più di tre quarti della sua durata che verso la fine, a causa di una
piega non proprio limpidissima che prende la sceneggiatura scritta da
Becky Johnston, finisce con il far perdere incisività ai bellissimi
personaggi fin lì raccontati, risultando un po’ troppo lungo. |
Luca Lardieri - Close-up.it |
«Per paura di restare solo/ fai così tante
cose/ che non sono affatto da te». Così recitano i versi di
Richard Brautigan che Colin Firth legge fugacemente in una scena di
Arthur Newman: compendio didascalico di un film che fa del camuffamento
uno stato esistenziale. Il fu Wallace Avery, impiegato incolore e
fallito nelle categorie padre, marito, amante e giocatore di golf,
butta nell’oceano la sua identità, si finge morto e si reincarna nelle
polo pastello dell’eponimo Arthur. Sulla strada fra la Florida e
l’Indiana s’imbatte in Mikaela detta Mike: pure lei ha fatto carte
(d’identità) false per non essere se stessa, così il road movie
l’accoglie sul sedile del passeggero. |
Ilaria Feole - FilmTV |
promo |
Wallace Avery (Colin
Firth) è un uomo insoddisfatto che odia la sua vita e il suo lavoro; la
sua ex moglie e suo figlio adolescente, invece, odiano lui. Un giorno,
ad un tratto, decide di liberarsi dalle catene invisibili che lo
stringono e si crea una nuova identità dopo aver inscenato la sua
morte. Diventa così Arthur Newman e si trasferisce a Terre Haute,
nell'Indiana, dove si presenta come professionista nel mondo del golf.
I suoi piani vengono però sconvolti dall'incontro con Mike Fitzgerald
(Emily Blunt), una ragazza fragile che ha deciso, come lui, di rompere
con il passato. Insieme, un po' per gioco e un po' per necessità,
Arthur e Mike cominciano ad occupare abusivamente alcune case
disabitate, fingendo di essere i veri proprietari… |
LUX - settembre 2013 |